Il mostro nel castello (Parte II)

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-Mamma, Monica sta venendo a prendere il caffè, okay??-

A casa Malfoy avevano appena finito di mangiare.

-Può venire quando vuole, lo sa bene... com'è andata stanotte? Vi siete divertite alla festa?- rispose Tanya affettuosamente, verso Sharlize.

La giovane Malfoy si era svegliata verso le undici, anche perché con la compagna non avevano fatto poi così tardi, sapevano di non poterselo permettere.

-Sì, alla festa sì...- e lanciò un'occhiata gelida verso il gemello, che sembrava molto attento a un messaggio che gli era appena arrivato. Non era frequente vederlo distratto da quegli strumenti magici.

Non le interessava, comunque. Lui e Monica non gliela raccontavano giusta. Aveva cercato in ogni modo di farsi raccontare perché ce l'avesse avuta tanto con suo fratello, quella notte, ma le aveva risposto che era ubriaca e che a mala pena si ricordava di ciò che era successo.

-...Un po' meno quando siamo tornate a casa.-

Decise di affrontare il gemello che però non sembrava nemmeno interessato alle sue parole, diversamente da Skarlet, che aveva passato la notte con Raul ed Hazel -In che senso?-

A quel punto Darco, notando che i suoi commensali lo stavano fissando, alzò gli occhi violetti su di loro, dando la sua personale opinione -E' una psicopatica.-

E Tanya alzò ambedue le sopracciglia, mentre Tom, annoiato dai soliti commenti del figlio, con un colpo di mano fece apparire pasticcini per tutti.

-Che significa? Che è successo?- chiese Tanya, per prima.

-Le hai fatto qualcosa, altrimenti non si sarebbe comportata in quel modo!-

Darco ricevette un nuovo messaggio, ma prima di guardarlo rispose alla sorella -Se le modalità con le quali le offro le mie incommensurabili prestazioni non l'aggradano, sa perfettamente come darci un taglio, basta che lo dica. Anche se, attualmente, potrebbe essere un potenziale pericolo per qualunque mago o babbano... ma sono comunque affari suoi.-

E guardò il telefono, non notando l'espressione allibita della sorella quando lo vide levarsi in piedi -Adesso devo chiamare una persona.-

-Non abbiamo ancora finito di parlare!! Devo capire cos'è successo!!- sostenne la rossa ma, prima che il fratello uscisse, Monica si smaterializzò in salone, non potendo fare a meno di vedere Darco risponderle -Non ho idea di quale sia il suo ennesimo problema psichico, ma... se non vuole parlartene, forse è perché non si fida affatto di te. Bell'amica.-

E fece per oltrepassare l'uscio, lasciando la sorella allibita, ma si dovette bloccare, prima di proseguire la sua via.

Monica lo fissava con la sua faccia di bronzo e gli venne incontro, molto seria -Non sono abituata a parlare alle spalle, né a lamentarmi con chi non è responsabile. Anche se è evidente che per te funziona diversamente.- tenne a precisare, piccata, varcando la soglia e sorridendo pacifica al resto della famiglia -Ciao a tutti!-

Si prospettava un'infuocata discussione.

-Ti sfugge che il mio parlare di te è sempre derivante da una loro sollecitazione.- e indicò i famigliari Darco, in particolare la sorella. Figurarsi se era il tipo che spettegolava... lui!

-Eppure mi additi a psicopatica, quando sai benissimo qual è la verità.- e stavolta scattò a guardarlo, con lo stesso rancore mostratigli quella notte.

E il Malfoy ignorò l'ennesimo messaggio, visto che ormai era nel pieno del diverbio -L'unica cosa che so, è che sono stato obbligato ad aiutarti, che l'ho fatto e che sono stato subito dopo deprecato. Tutto quello che è successo dopo, ne è stata una mera conseguenza.- sostenne, vedendo i suoi occhi accendersi d'ira stavolta, mentre la strega si voltava del tutto verso di lui. Erano sulla porta, lei in cucina e lui in salone.

V.  I TitaniWhere stories live. Discover now