Una bestia in gabbia (Parte II)

375 40 26
                                    

Tom invece assunse un'aria scontenta -Eppure mi era parso di essere chiaro, via messaggio.-

-Sì, sì... limpido come il fondino del mio water. Hazel non fa colazione??-

-Hazel e Skar sono da Raul.- lo informò Darco, mentre osservava come abilmente, il Reale, stava cambiando argomento.

-Ah, certo...- commentò il bruno, alzando ambedue le sopracciglia come uno che la sapeva lunga. Quando poi vide Tanya allungare la mano verso un cupcake però, fece esattamente la stessa cosa, ma ben più rapido di lei, rubandoglielo sotto il naso e portandolo rapidamente alle labbra -Certo però che nell'evenienza potevi anche metterne qualcuno al sangue, non puoi mai sapere quando un bel tipo come me può venire a scroccare la colazione.-

Stabilì offeso verso Tom che appariva sempre più annoiato vedendo poi la moglie cambiare bersaglio -Me ne rammarico.-

-Bravo, rammaricatene.- sottolineò il bruno che quindi spostò lo sguardo sulla velata protagonista della situazione -Allora, Potter... sembra che la tua bambina cattiva sia rinsavita...-

E la rossa fece spallucce, rispondendogli -Sì, sembra così.-

-E tu non hai intenzione di andare ad appurarlo, vero?- le domandò poi, lapidario, vedendola arrossire appena e scuotere il capo, però -No.-

-No, naturalmente.- le fece eco l'altro, mentre Darco interveniva, atterrito -Non potete farlo, anche perché non sapete dove...-

-Tu sta' buono.- lo zittì però il padrino, tornando sulla rossa e guardandola eloquente. Tanya sospirò e fece spallucce, storcendo la bocca visto che non sperava di dover affrontare quell'argomento -Ci ho pensato non appena Tiara mi ha detto che volevano tirare fuori Eva dall'Oblio, ma quando mi ha detto che non voleva ancora venire qui... mi son detta che insistere non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione. L'unico modo perché io mi senta peggio di così... è sentirmi rifiutata, anche da lei.- ultimò, stavolta irrigidendosi e non vedendo il figlio sgranar gli occhi, sentitosi presto colpito dalle parole della madre.

Infatti fu il primo a parlare -Mamma, non ti ho mai rifiutata in quel senso, io volevo solo...-

-Tutti e tre l'abbiamo fatto, seppur a modo nostro... e sai che non smetterò mai di colpevolizzarmi per averti abbandonata.- intervenne però il marito, che vide la donna con sguardo basso ma serio, verso la propria tazza di tè -Non è con l'intenzione di ricordarvi i vostri gesti che l'ho detto, ma solo per farvi capire che ho delle motivazioni, le ho sempre, anche se non sempre vi hanno convinti.- e levò gli occhi azzurri su Dorian, stavolta, certo quello meno colpito in quel momento e lei ultimò -E che non posso essere felice di questa situazione, ne ho tutto il diritto, diamine.- e si fermò, mentre le labbra iniziarono a tremare -Come ho tutto il diritto di volerla qui...- e proseguì mentre gli occhi le si velavano e la voce si spezzava –Volerla ancora piccola, fra le mie braccia, mentre cerco di farla addormentare... vorrei aver avuto la possibilità di crescerla, finalmente in un clima famigliare diverso da quello che hanno passato Hayden e le gemelle! Vorrei aver avuto l'opportunità di portarla a scuola, di preoccuparmi per lei, avrei voluto che fosse felice...- e si portò il palmo della mano agli occhi, ormai immersa nelle lacrime mentre contagiava il marito, slittato presto accanto a lei con le sedia, trascinandola nel suo abbraccio -E invece... invece è andato tutto male... tutto quanto! Ha aspettato secoli per venire al mondo! E l'unica cosa che ha ottenuto è stata... l'infelicità più assoluta!!- ultimò, in lacrime, nell'incavo del collo del marito mentre Dorian si era sporto verso i due e le stava accarezzando un ginocchio e la coscia, pensieroso, ora con decisamente meno voglia di punzecchiarla per farle alzare il mento.

Il figlio provò quindi a rasserenarla -So che in questo momento non te ne importa molto, ma abbiamo l'eternità per...-

-L'eternità non fa recuperare certi momenti, Darco! E' inutile che continuiate a ribadirmi questa idiozia! Non saprò mai com'è stato il tuo primo esame, come è stata la tua prima ragazza, se ti sei mai innamorato e nel caso come ti sei sentito! Come non potrò mai insegnare ad Eva a parlare, a camminare, a fare le sue prime magie, non so se ha mai avuto degli amici o degli amori... sono delle prime volte che non possono tornare indietro! Magari fra cent'anni sarà qui e ci vorremo tutti bene, ma mi sarò comunque persa la vostra infanzia e anche se il mio menefreghismo ti è stato utile, non potrò mai perdonarmi per avertelo lasciato fare! Va bene!?-

V.  I TitaniWhere stories live. Discover now