Una calda Vigilia di Natale (Parte II)

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Il pranzo si svolse velocemente, le due famiglie lo passarono separate, anche se Tanya e Mara non avevano finito un momento di parlare da quando la donna era tornata dalla mattinata trascorsa insieme a Giuliet. Il giorno successivo doveva lavorare, quindi per Natale non sarebbe stata presente, ecco perché avevano deciso di praticare la sua tradizione la notte della Vigilia.

Al tavolo dei Malfoy Tanya non sembrava particolarmente partecipe, visto che si stava scambiando ricette con la sorella e Tom poté notare che solo le ragazze stavano parlando, sebbene stessero cercando di distrarre Eva, mostrandole le foto di alcuni loro amici. La bruna però sembrava dar loro corda solo per gentilezza.

Sicuramente apprezzava che stessero cercando di distoglierla dai cattivi pensieri, ma non era ciò di cui aveva bisogno in quel momento.

Notò Hayden, al suo fianco, lanciare occhiate rapide e poco affettuose verso Hazel e si chiese se fosse tutto okay, anche se quando il ragazzo notò che lo stava osservando, gli sorrise appena e gli disse sotto voce, con fare complice -Darco sembra molto impegnato...-

E l'uomo ovviamente venne facilmente distolto dalla sua indagine per soffermarsi su un bocconcino più succoso. Tanya si era ormai alzata in piedi e stava elencando a Mara cosa aveva in dispensa. Quindi Darco lo distanziava di un posto -Con chi messaggi così animatamente?-

Ma il figlio non staccò lo sguardo dal telefono, così il genitore, ignorato, gli schioccò le dita davanti al viso, cercando di attirare la sua attenzione.

Gli occhi violetti del giovane scattarono su di lui -Che c'è?-

-Chi è??- domandò ingenuamente l'uomo, quasi vezzeggiandolo e l'altro fece spallucce -Una collega.-

-Ah, come sta andando la ricerca sul Totem?!-

Gli chiese subito l'uomo e il figlio fece spallucce -Bene, ho eliminato il problema e ora è tutto a posto.- fu lapidario, come al solito, dunque l'uomo decise di prendere il posto della moglie.

La cosa indispose visibilmente il figlio -Cosa c'è?- Sembrava tornato del tutto in sé, a prima del ritorno di Anwyn.

Era più scostante e non aveva capito se era colpa dei dissapori che aveva ancora con Sharlize o se, effettivamente, stava riuscendo a mettersi alle spalle tutto ciò che era successo con Anwyn molto rapidamente. Benché non fosse da escludere nemmeno questo. Sua moglie non ci avrebbe mai creduto... ma l'Accademia forgiava le persone come nient'altro. Subire traumi era all'ordine del giorno e quindi bisognava lasciarli dov'erano, anche se avevano determinato sentimenti forti, difficili da dimenticare.

Immaginava che Darco stesse adottando la stessa tecnica, trattando quel trauma come un esame psicologico e cercando di lasciarselo alle spalle.

Aveva affrontato Windy e ciò che non aveva fatto per lei, ma non era certo che avesse palesato a sufficienza la sua tristezza nella cosa.

-Come stai?- gli domandò, allungando una mano verso i suoi capelli e accarezzandoli, erano molto morbidi.

Il figlio ammorbidì lo sguardo e fece spallucce -Sto abbastanza bene, credo. Capirò fra qualche giorno se sto cercando di far finta di nulla o se... il tradimento di Anwyn mi ha colpito meno di ciò che credevo. Anche se l'idea che abbia compiuto dei gesti tanto crudeli verso sua sorella... credo sia ciò che davvero ha reso la cosa difficile da mandare giù. Penso molte volte di raggiungerla e darle il colpo di grazia. Una persona del genere non si merita di vivere.-

E il padre abbassò la mano, comprendendo totalmente il suo punto di vista. Anche lui, a suo tempo, aveva avuto degli istinti omicidi verso certe persone... e non poté non pensare a Diamond, in primis. -Lo capisco molto bene e avere certe tentazioni penso sia normale, soprattutto alla tua età, dove vi è permesso ragionare di meno... anche se so che sei una persona con la testa sulle spalle e non macchierai la tua anima con un gesto simile.-

V.  I TitaniWhere stories live. Discover now