Complementari (Parte III)

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-Sì...- le rispose lui, slacciando un bottoncino della camicetta che indossava e spingendo da sotto un seno così da farlo sbucare fuori dalla scollatura. Prese a tremare beandosi anche solo di quella vista, di quell'areola fiammeggiante e desiderosa di farsi assaporare. Trattenne un ringhio gutturale, avvertendo il sangue pompare con forza nel suo bassoventre. Quindi scese lungo il suo collo, lasciando una scia con la lingua su di esso e scivolando giù, raggiungendo la pelle candida di quel grosso seno, per poi spostarsi rapidamente al capezzolo, leccandone e succhiandone i contorni accesi -Sei meravigliosa...- si lasciò sfuggire, con disperazione, prima di prenderla in bocca e succhiandola con più vigore.

Le mani di lei invece avevano abbassato ormai pantaloni e intimo e, seppur tremanti si stavano muovendo su di lui, facilitate dal sudore di entrambi.

-Non voglio che... che tu la veda... non voglio che... che la vediate...- gli rivelò, mentre iniziava a perdere il fiato, viste le scosse di piacere che il suo ventre le stava inviando. -Non voglio...-

-Io penso solo a te, amore mio... solo a te...-

-Ma... ma eri con lei... non... non dovevi... nemmeno AH-Ares non... può-OH... AH...!-

Il diurno la vide quindi piegare la schiena contro di lui, mentre il piacere iniziava a prendere il domino del suo corpo.

Sharlize lo spinse con più convinzione contro il suo petto, mentre muoveva un sola mano sul suo membro. Non dovette attendere molto e, quando venne, lui le aveva già abbassato l'intimo, da sotto la gonna -Bambina... loro non... non potranno mai paragonarsi a te- le assicurò, spingendola a dargli le spalle stavolta -Cosa... cosa fai?- la sentì chiedergli ansante ancora, le gambe tremavano, non era certa che sarebbe riuscita a restare in piedi ancora per molto.

Molto presto lo sentì accostarsi alle sue spalle, andando a baciarle il collo e risalendo alla guancia -Baciami, baciami...-la pregò, vedendola obbedire subito.

Le mutandine scivolarono a terra e lui, con una mano, le divaricò le cosce, insinuandosi fra di esse con la sua erezione e andando a saggiare l'untuoso calore dell'intimità di lei, così bramosa di accoglierlo in quel momento.

-Dio... mi ucciderai, Sharlize, lo farai...- le sussurrò all'orecchio, dopo aver liberato la sua bocca e lei, più in imbarazzo che mai, per la posa che l'aveva spinta ad assumere, non poté che rivelargli -Oh, Vick... non posso stare senza di te... non puoi andartene...-

-Sono qui, resteremo qui per tutta l'eternità, amore mio... non m'importa...-

Le promise mentre si strusciava contro si lei, attraversando le sue grandi labbra e avvertendo il piacere di lei crescere e lasciar colare su di lui quell'umore caldo, che non vedeva l'ora di assaggiare.

Sharlize ormai faticava a respirare, dalla sua posizione poteva vedere la punta del membro di lui apparire e scomparire fra le sue cosce e, per incentivare il piacere del compagno, pensò di stringerlo fra di esse con più vigore, cosa che intensificò anche il suo di piacere.

-Oddio...!- gemette, attaccando la fronte alle pianelle umide del bagno e faticando a trattenere la propria salivazione. I rochi sospiri e gemiti di lui invadevano il suo udito, riecheggiando in quello spazio angusto come nei suoi pensieri senza darle alcuna tregua.

Ogni singola cosa aveva abbandonato completamente i suoi pensieri.

C'era solo lui, lui e soltanto lui.

Lo sentì presto aumentare il ritmo e, anche se non era dentro, capì che comunque stava riuscendo a ottenere ciò di cui avevano bisogno entrambi.

-Oh, bambina... arrivo... Dio mio...-

Sharlize smise di guardare in basso, ormai bisognosa di aria e si piegò contro il compagno, stringendosi ulteriormente attorno a lui.

V.  I TitaniWhere stories live. Discover now