Il lupo da guardia (Parte IV)

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Ricordava ancora che si erano incontrati con l'intento di andare a vedere assieme una partita di Quidditch, forse l'unico interesse che avevano in comune.

L'aveva trovata in mezzo alla folla con un panino già in bocca e con uno in mano –Ciao! Andiamo?-

Non c'era tantissima gente e fu l'occasione giusta per loro di chiacchierare, il biondo le disse cosa stava combinando in quel periodo, anche se a grandi linee e lei non si dimostrò troppo interessata a suoi numerosi passatempi, visto che non riflettevano i suoi propri.

A fine partita andarono a fare una passeggiata, uno affianco all'altra. Difficilmente sarebbero potuti passare per una coppietta, nemmeno negli atteggiamenti , anche se l'amica si era divertita spesso, a scuola, a tentare di infastidire Skarlet baciandolo. Non aveva mai capito che fra loro non c'era assolutamente nulla, nonostante il Nodo.

Erano amici da una vita, ormai, anche se con il passare del tempo e l'approfondirsi dei loro interessi divergenti, probabilmente si erano un po' allontanati. Questo, quantomeno era il pensiero di Rich.

Aveva visto Janet sempre più come un maschio che come una ragazza: sempre in jeans larghi, capelli corti, cappellino con visiera, scarpe da tennis e magliette lunghe con qualche scarabocchio sopra. Mai truccata, mai gioielli, mai tacchi, forse usava il burro cacao d'inverno.

E la cosa non gli era mai interessata. Era sua amica perché la riteneva estremamente limpida, anche se a molti appariva solo molto chiusa e antipatica. Quella era solo una corazza e lui l'aveva capito ormai.

-Rich, oggi ti ho chiesto di uscire perché... mi sono resa conto che in questo periodo mi sei mancato veramente tantissimo, in una maniera che... sinceramente non credevo possibile- iniziò la ragazza, ad un certo punto, bloccandosi in mezzo alla strada e osservandolo. C'erano pochi lampioni ed erano davanti ad un fiume.

Il biondo, davanti a quella rarissima dimostrazione d'affetto, cosa che in genere non si prodigava a dispensare, alzò ambedue le sopracciglia, sorpreso -Oh, che carina!! Anche tu mi sei mancata!!- rispose lui, con ingenuità, facendo per abbracciarla di slancio, ma lei appariva fin troppo seria e lo fermò, sottolineando ora in imbarazzo, il suo cuore aveva accelerato i battiti -Dico sul serio, Rich.-

E, a quel punto, la sua rivelazione lo mise appena in allarme.

-Sono stata lontana da te per un po', per capire e... lo ribadisco: sono stata male.- asserì convinta, come se si aspettasse lo stesso da lui, cosa che però non arrivò –Io... non... mi dispiace, non credevo che...- non sapeva proprio cosa dirle, a quel punto. Non si aspettava per niente una conversazione di quel tipo con lei e non aveva idea di come doveva reagire, anche perché non era del tutto certo della reale conclusione della compagna.

Si stava forse dichiarando?!

-Non è stata la stessa cosa per te, questo era quello che volevo capire.- constatò lei, abbassando lo sguardo, seriamente.

Il biondo assunse un'aria allibita e replicò –Ma...! Non puoi fare così, insomma... ero molto impegnato e...-

-A scoparti quella tettona? Oh, andiamo, Rich! Ti facevo un po' più sveglio di così...-

Lì lo vide arrossire ma non per l'imbarazzo, era infastidito –Lara è molto importante per me, la conosco da anni...-

-A me conosci da prima, Rich, e benché io sia decisamente più sveglia di lei, non desideri la mia compagnia quanto la sua...-

Il biondo era allibito, certo non si aspettava da lei quella spocchia, anche se sapeva cosa pensava delle lupe... e Lara era perfettamente inserita nella categoria.

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