La mia famiglia (Parte IV)

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-Eravamo tutti ubriachi e fatti, Hayden e Jaz l'hanno finita a scopare nella stanza degli ospiti, il prof era a vaneggi e... la befana era fradicia, affianco a me sul divano e...- il ricordo del suo fondoschiena parato riuscì a inviargli nuove scosse emozionali che la mano di Lara percepì distintamente. Si morse il labbro inferiore, forse un pelo divertita e gli domandò -Era carina?-

E lì, il biondo la fulminò con lo sguardo, vedendola rispondere con aria innocente.

-Avevo un Cannone in più, l'avevo fatto per Jaz...- sottolineò, anche se a lei non parve interessare quel dettaglio quindi gli domandò –E tu gliel'hai offerto?-

-Volevo uscire fuori, c'era caldo ma... lei mi ha chiesto di uscire insieme e... io ero ubriaco, ho bevuto alcol puro per sbaglio e...-

-Siete usciti insieme.- indovinò lei, annuendo con aria attenta.

Rich annuì debolmente, poi si passò una mano fra i capelli e con difficoltà scosse il capo, mentre ripensava a quei momenti appena trascorsi –Mi sono gettato su una sdraia e lei si è buttata su di me... e... uff...- e continuò a volgere lo sguardo altrove, in imbarazzo, mentre i suoi pensieri gli ricordavano ogni momento magico trascorso con lei -C'era il tramonto, abbiamo bevuto tanto e... non mi ricordo molto...-

Provò a fermarsi, ma lei lo sollecitò ancora –Forza, tesoro...-

Rich deglutì e gli parve di sentire ancora il sapore di lei fra le labbra, una sensazione che non l'avrebbe lasciato presto

-Il Nodo ci ha presi quasi subito... poi niente, abbiamo fumato l'ultimo Cannone e...-

-A lei è piaciuto?-

Il ricordo dei suoi enormi occhi magenta su di lui, i raggi di fuoco che increspavano i suoi capelli tanto rosa, quelle labbra così gonfie e rosse...

Lei l'aveva desiderato. In quel momento, anche se per pochi istanti, lo aveva voluto. Conosceva quello sguardo...

La Lupa lo vide portarsi le mani al capo con disperazione e sedersi sul piccolo divano in fondo alla cucina.

-Sì-

Lo sentì liberare, stanco e lei si alzò in piedi, piuttosto compiaciuta, quindi lo raggiunse sul divano, affiancandolo e poggiandogli la mano sulla spalla, baciandogliela affettuosamente -E quindi... è stato bello, no? Eravate tranquilli...-

Ma lui corrucciò lo sguardo, scattando schifato verso di lei -Non c'è niente di bello nel non poter scegliere cosa fare, Lara!! Sono stanco di sentirmi in quel modo, non toccherò più un alcolico o canna in sua presenza, guai a te se la inviti ai miei raduni!-

La Lupa, davanti a quell'assurda minaccia lo fulminò e replicò saggiamente –Piantala di fare il bambino, non è scappando da lei che risolverai le cose! Ma affrontandola! Te lo dico da quando ci siamo conosciuti! Va' avanti! Che è successo?!-

Quello storse la bocca, commentando infastidito -Proprio non capite... nessuno di voi ci riesce...-

-Forza, perché vi siete allontanati?- cercò di farlo tornare sul binario giusto lei, vedendolo chiudere gli occhi e portarsi le mani al volto.

"Oggi, Rich... puoi chiedermi qualunque cosa..."

Era così visibilmente soddisfatta, sembrava davvero... felice di trovarsi lì con lui...

-Niente, se n'è andata dopo il bacio, come sempre...-

Eppure...

"Ma cosa dico?"

Eppure per l'ennesima volta si era lasciato dominare, l'alcol e la droga avevano portato a galla qualche strana e assurda speranza che teneva relegata dentro di sé, da che aveva memoria. In poche parole era riuscita a demolirla e a cacciarla ancora più in fondo. Da lucido era così facile vedere quanto fosse marcia dentro ma purtroppo era altrettanto bella e questo, spesso, riusciva ad annientare il suo raziocinio.

V.  I TitaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora