Il Ritorno del Figliol Prodigo (Parte I)

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Accademia per Domatori D'anime.

Darco Malfoy era tornato giusto un'ora prima, reduce da uno degli ultimi esami teorici. Uno dei pochi che non aveva potuto dare quand'era bambino. Si era seduto sul proprio letto, immacolato da anni ormai e si era acceso una Magh.

Il fumo violaceo iniziò ad aleggiargli intorno mentre seguiva il vorticare dei suoi pensieri.

Aveva lasciato molte cose in sospeso a casa e, ormai, quella che aveva sempre considerato un po' come una vacanza era finita.

La sua camera era immersa nell'oscurità, non era solito accendere luci per poter sviluppare il più possibile i suoi sensi.

In quegli anni si era privato di moltissime cose, anche se per lui non era mai stato un vero peso.

Mettersi in difficoltà, crescere magicamente e ottenere sempre i migliori risultati era ciò che più gli dava soddisfazione nella vita.

Chiuse gli occhi, facendo l'ultimo tiro e levandosi in piedi.

Era mezzo svestito, purtroppo, perché dopo l'ultimo esame con Il Macellaio, aveva incentivato notevolmente la sua massa muscolare toracica. Morale della favola, era stato costretto a indossare la camicia ma a lasciare i primi quattro bottoni aperti. Le maglie le aveva tutte buttate, certo non sarebbe andato in giro con l'ombelico di fuori...

Passò davanti allo specchio rotto della sua stanza, che non gli era capitato di utilizzare spesso, oltre che per verificare i cambiamenti più salienti del suo aspetto, dati dagli anni che correvano all'interno degli esami.

Chiuse la valigetta che aveva intenzione di portarsi dietro e che conteneva tutte le pozioni che gli servivano o che gli sarebbero potute servire, quindi la fece sparire in camera propria, direttamente a casa.

Sicuramente gli sarebbero saltati tutti addosso, come al solito, e non voleva rischiare che se ne rompesse qualcuna, alcune erano davvero delicate.

Lanciò un'ultima occhiata alla propria stanza e, si sarebbe certo materializzato davanti al portone di casa se, proprio in quell'istante, Axel non l'avesse cercato mentalmente [Trovata]

Darco sgranò gli occhi violetti e si smaterializzò in un istante a casa di Axel, ma non si trovava nel salotto dove aveva mandato i suoi genitori. Era un vero e proprio appartamento, e nemmeno particolarmente bello.

Si trovava davanti alla tavola che divideva l'area salotto dalla cucina.

Axel era appoggiato al divano, alle sue spalle -Andiamo- e Darco fece appena in tempo a voltarsi che venne smaterializzato ancora.

Nel deserto però.

Aveva imparato anche a non dolersi particolarmente delle temperature, per quanto avesse rilevato un'attitudine naturale alla sopportazione di molti fastidi elementari e meccanici.

Quando giunsero a destinazione, Eva, riversa sull'Ordinatrice mentre cercava di strozzarla, fece appena in tempo a voltarsi e a rinforzare la propria barriera, che Darco ne aveva già piazzata un'altra, sopra la sua... ma dalla componente concava che sembrava stare ribollire. Era piuttosto strana.

-Come diavolo avete fatto a trovarmi?! Avete capito o no che non sono interessata a parlare con voi!?-

E guardò minacciosa chi stava affiancando Darco, non riconoscendolo. Chi era quell'uomo?!

Darco però non sembrava propenso ad ascoltarla. Aveva abbassato lo sguardo verso il suolo e piegato le gambe, inginocchiandosi al livello del suolo. Al seguito inserì nella sabbia una piccola porzione della propria mano, appena indice e medio.

V.  I TitaniWhere stories live. Discover now