Complementari (Parte IV)

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-Siete impazziti!?-

Berciò Ares, afferrando quel che rimaneva della porta, lanciandone i due pezzi dietro di sé e guardando con odio i due, squadrandoli ora nella loro interezza.

-Ares...- mormorò Viktor, mostrandogli quegli occhioni innocenti che però, in quell'istante, riuscirono solo a farlo imbestialire -Esci! Esimia testa di cazzo!- e lo afferrò brutalmente per il braccio, trascinandolo fuori mentre Sharlize si sistemava alla bell'e meglio, più imbarazzata che mai.

"Cosa mi è venuto in mente!? Dio mio...!"

Viktor venne sbattuto contro i lavandini che infranse e scivolò in terra, ancora svestito -Non c'è bisogno di reagire così! Mi hai fatto male!- sgridò il gemello mentre si sistemava e si rimetteva dritto, appariva offeso.

Ma Ares prese a tremare, pronto ad avventarsi contro di lui, ma fu l'improvviso abbraccio di Sharlize, sulla sua schiena, a fermarlo.

Prese improvvisamente aria, mentre le sue emozioni lo inondavano e si piegò in avanti, piegando le ginocchia e accusando una moltitudine di consapevolezze.

Sharlize corse presto davanti a lui, afferrandogli il viso e stringendolo al suo petto -Va tutto bene, va tutto bene...- lo rassicurò, sentendolo afferrarle i fianchi e avvicinarla a lui -Ma perché non mi ascolti...? Perché non volete ascoltarmi?-

Viktor, presto rasserenato dal vedere il gemello cambiare immediatamente registro, raggiunse la coppia, accarezzandogli il viso e i capelli -Stiamo bene, non vedi? Queste cose possiamo farle tranquillamente... non abbiamo fatto sesso, stai tranquillo... ti ascoltiamo.- gli assicurò, vedendolo sollevarsi dal petto della ragazza, dopo averne inspirato il profumo a pieni polmoni e sfiorò il naso con quello di lei, mugugnando e tenendo gli occhi chiusi -Ci ucciderete... lo farete...-

Disse, sentendo però le labbra di lei baciare le sue -Non è così, amore mio, non devi preoccuparti... stiamo così bene insieme... non può essere il Male ciò che ci unisce.- gli disse, senza alcuna reale logica per lui, che iniziò comunque a rispondere a quei baci -Smettila... devi smetterla, bambina...-

Provò a tirare indietro il capo, ma la mano di Viktor lo bloccò, spingendolo piuttosto a baciare la ragazza, cosa che lo eccitò nuovamente.

Assistette emozionato a quel bacio appassionato che i due si scambiarono, mentre lui restava appoggiato alla tempia di lei, e vi strusciava lo zigomo -E' giusto così, Ares... dobbiamo combattere per riuscire a non perdere questo legame. Che sia magico o no... non ha alcuna importanza se ci fa stare così. Insieme siamo persone nuove, diverse... le persone che saremmo dovuti essere, tutti e tre.-

E, sentendo quel commento, Ares riaprì gli occhi glaciali, sorpreso nel vedere il bagno trasformatosi ormai in una piccola serra.

Ogni parete era cosparsa di piante, rampicanti e fiori, nati dalle piastrelle lucide.

Anche Sharlize schiuse i suoi occhi e fu enormemente sorpresa da ciò che, senza volerlo, era riuscita a fare. Era bellissimo.

Era stretta nell'abbraccio di Ares, mentre Viktor le teneva un fianco e stava accostato alla sua schiena, con l'altra mano stava ancora accarezzando i capelli del gemello. I due Diurni si stavano guardando.

-E' la verità, Ares. Dimmi che non è così... Dimmi se... potresti anche solo pensare di farle del male.-

E l'altro scese sulla cugina, specchiandosi nell'argento dei suoi occhi e trovandoli meravigliosi. Le accarezzò il viso, vedendola stringere le labbra, commossa e mormorando -Mai...-

Viktor annuì e gli disse ancora, soave -Io mi sento così in continuazione, Ares. Se ancora non abbiamo finalizzato il legame... è solo perché c'è questo dubbio che... insomma...-

V.  I TitaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora