I Volti del Branco (parte VI)

360 36 38
                                    

Deglutì, sentendo l'imbarazzo serrarle la bocca e riabbassò lo sguardo.

Conosceva quella canzone, pochi minuti e sarebbe finita.

-Mi fa piacere che abbia deciso di unirti a noi, Alì.-

Decise di iniziare Ian, che sentiva il cuore palpitante della ragazza, era visibilmente agitata e non voleva esserne la causa.

Certo, non si era affatto comportata bene con lui, forse non meritava nemmeno quelle parole, ma non era uno che amava serbare rancore, tanto meno verso i membri del proprio branco.

La vide alzare di scatto le iridi argentee su di lui, sorpresa. Ian le offrì un mezzo sorriso e fece per tornare al suo tagliere ma la sentì dirgli, improvvisamente -Mi dispiace molto per... per tutto. Ti ho giudicato male, sin da subito... scusa.- e fu il turno di lui quello di apparire sorpreso, soprattutto davanti all'evidente imbarazzo di lei che era appena divenuta purpurea.

Ian notò come era presto tornata a sistemare ordinatamente ogni panino, come se ce ne fosse un reale bisogno. Era chiaro che non sentiva di poter sostenere il suo sguardo -Non importa. Ho percepito sin da subito il tuo disagio nello stare insieme a noi... anche se è chiaro che sei certamente combattuta dal tuo desiderio di respirare l'aria del Branco. Ho letto sin da subito questo dissidio che hai, ma mi fa piacere che stia riuscendo a notare che non siamo tutti uguali.-

Alì tornò a guardarlo e annuì, notando che la canzone era finita, così gli domandò, di slancio -Ti... ti scoccerebbe spostarci un momento?-

Notando la sua rinnovata sorpresa, arrossì di nuovo e tornò di scatto ai panini, sentendosi una vera stupida -Scu... scusa non...-

-Certo, Alì. Non ci sono problemi.- la tranquillizzò lui, notando il ritorno delle ragazze e mettendo nell'insalatiera i cetrioli che aveva tagliato fino a quel momento. Intimò Alì con un cenno del capo a passare attorno al tavolo e raggiungerlo, così si sarebbero spostati nel bosco. Lei decise di fidarsi del giovane e per sua fortuna nessuna delle commensali commentò il loro allontanamento.

Affiancati si mossero fra gli alberi, sentendo la musica farsi sempre meno rumorosa e, ben presto, raggiunsero un grosso masso ricoperto di muschio, dove Ian decise di salire agilmente. Alì lo osservò e fece lo stesso, anche se con più attenzione e meno grazia.

Il ragazzo era già seduto e aspettò che la biondina facesse lo stesso, vedendola sedersi a gambe incrociate di fianco a lui.

Ian, capendo che non lo avrebbe affiancato, ruotò nella sua direzione, lasciando una gamba penzolante oltre il masso -Che cosa c'è, Alì? Non voglio che ti senta in dovere di darmi delle giustificazioni, non ce l'ho mai avuta con te.-

-Ma io mi son comportata molto male. Mi sento in colpa e non posso farci niente. Non mi meritavo il riguardo che hai avuto per me, sono stata molto fortunata... voglio che tu sappia che l'ho capito.-

Al ragazzo fece molta tenerezza sentirla parlare in quel modo. -Mi fa davvero molto piacere, credimi... anche se mi piacerebbe che riuscissi a sentirti maggiormente a tuo agio con noi. Magari con qualche ragazza se con i maschi ti sembra presto. Conosco moltissime brave ragazze, anche Quarte che vivono alla Tana. Sarebbero molto felici di accoglierti fra loro, di conoscerti e farti capire che il lato bestiale che temi e che esiste, non è l'unica faccia che hanno i lupi.-

La biondina spalancò gli occhi, sorpresa e annuì debolmente, passandosi una mano sulla spalla -Hai... hai capito tutto molto in fretta, sei molto diverso da mio fratello.-

E il bruno la guardò eloquente -E' il mio lato da Sensitivo, questo. E' abbastanza raro fra i lupi... e poi dubito che tuo fratello non ti abbia mai chiesto cosa pensi davvero dei lupi, come ti trovi o... cosa ti è successo per averne così paura.-

V.  I TitaniWhere stories live. Discover now