Illusa (Parte I)

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-Mhhh... ma che cosa...?-

Eliza, quando si svegliò quella mattina del 3 Novembre, si ritrovò sdraiata sul proprio letto, in pigiama.

A stento riuscì a mettere a fuoco la propria camera, illuminata dalla luce del sole di mezzogiorno, mentre i suoi occhi cercavano di analizzare la situazione.

Sbatté le palpebre, tentando invano di muovere i muscoli, ma era tutta intorpidita. L'alito sentiva che non era dei migliori e la sua testa era terribilmente pesante, come mai era stata prima d'allora.

-Oh... no...- mormorò con voce che non riconobbe totalmente e provò a muovere qualche arto, sentendo persino dolore. Aveva acido lattico dappertutto. Purtroppo, nonostante fosse una creatura demoniaca, era succube delle stesse problematiche di un comune mago, se eccedeva nei vizi, e poi chissà che cosa diavolo aveva bevuto, ormai ci mettevano qualunque cosa nei drink, per far sballare la gente.

"Non mi sento per niente bene"

Richiuse gli occhi e provò a scendere dal letto. Il sole era alto, per quanto aveva dormito!? E dove si era addormentata? A che ora?!

Era così confusa...

Quando si mise seduta però spalancò gli occhi, avvertendo un terribile giramento di testa e dovette tenersi alle coperte per non crollare da nessuna parte.

Cielo... non andava affatto bene quella situazione, come non andava affatto bene ciò che indossava, ovvero una delle vestaglie di Sharlize, l'unica che poteva starle, visto che non si sentiva opprimere sul torace.

Era un vestitino rosso, in cotone, con delle renne che correvano sul bordo inferiore. Qualcuno doveva averle fatto uno stupido scherzo...

A quel punto, abituatasi al mondo che aveva ripreso la sua giusta posizione, si mise in piedi e solo il suo istintivo equilibrio le permise di non tornare a sedersi sul letto, presa da un nuovo capogiro,

I capelli erano sciolti e lisci, le coprivano le spalle.

Fece qualche respiro più deciso, aiutando la sua mente con dell'ossigeno e corrucciò lo sguardo, non poteva stare in quel modo!

"Forza! Maledizione!"

Non sopportava non avere la situazione sotto il suo totale controllo, sapeva che non era sicuro per lei. Ancora non riusciva a credere di aver superato quella notte senza alcun tipo di macchia per la sia immacolata fedina. Sempre che le cose fossero davvero andate così.

Aspettò qualche istante e decise di muovere dei passi, riuscendoci dolorante.

-Skar... devo chiederle di curarmi...- stabilì convinta, a quel punto.

Era un'emergenza, doveva assolutamente riprendersi.

Nel muoversi però verso la porta, fece il grave errore di guardarsi allo specchio. Sgranò gli occhi allibita e spalancò la bocca. Era senza fiato.

"No, oddio, devo... devo farmi una doccia, devo farla assolutamente!!"

Così, quasi di corsa, dimenticandosi del dolore, aprì la porta della propria camera e vide quella del bagno chiusa, se ne preoccupò poco e la spalancò sgranando gli occhi a dismisura, urlando –Scusa, Alex!- e tornò indietro rapidamente chiudendo la porta sbattendola.

Lui era di spalle, stava facendo pipì, quindi né l'uno né l'altra avevano visto qualcosa –Tranquilla Eli, non succede nulla...!- fece quello divertito e lei cercò di calmarsi, rossa in viso, nuovi capogiri la colsero perfidamente. Si appoggiò al muro e sentì presto le gambe tremare, così scivolò sul pavimento e si piantò una mano in fronte –Oddio... la mia testa... non riesco nemmeno a sorreggerla...-

V.  I TitaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora