Fireflies (Parte IV)

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If I could only see this night as another day
I'd know you found your silence

Instead of being wrapped up in me,
Wrapped up in this violence
,

Spaventata, Skarlet indietreggiò sconcertata, soprattutto davanti allo strano addensarsi dell'acqua, che con rapidità iniziò a delineare una luminosa e piccola bimba. Portava lunghi capelli ondulati, che rilucevano di un intenso rosa, molto più evidente del contesto in cui era inserita. La bimba prese improvvisamente a muoversi e saltare nell'acqua, schizzandola, anche se la ragazza non se ne rese nemmeno conto. A seguire poi, iniziarono a formarsi altri bambini e anche degli adulti, ma nessuno brillava come quei capelli, riconobbe però tante sagome come quelle dei suoi genitori o di Hazel, mentre la bimba li abbracciava o ci ballava intorno.

I'm back floating on water,
Looking out at the night.
There's a hole in the sky,
All those fireflies.

Poi però tutto cambiò radicalmente quando, lontano da quel folto gruppo, apparve un gigantesco e maestoso lupo rosa... ed era tanto rosa da far male agli occhi.

Lo vide correre veloce e, in un istante, emanare un'onda di luce che acquietò del tutto l'acqua prima agitata, lasciando solo la bimba dai lunghi capelli, così similari al manto della bestia. La raggiunse di fretta, ma si bloccò improvvisamente dinanzi a lei.

Si scrutarono intensamente, per un lungo istante, poi quella sagoma lupina iniziò a sciogliersi e a cambiare forma, apparendo sempre più solida e nitida, assumendo le sembianze di un bimbo. I due presero a fronteggiarsi mentre ruotavano in senso antiorario sull'acqua e lì, Skar singhiozzò, capendo cosa significava davvero quella scena.

"Sono io... siamo io e Rich"

Don't believe in the sun,
Or the night-time skies,
They're only fireflies
.

I due bimbi erano visibilmente incuriositi l'uno dall'altra, ma Skarlet, nel vederli, non poté fare a meno di mormorare: –Basta, vi prego...- ma, come se il bimbo l'avesse udita, allungò la mano verso i capelli della bimba, tanto che i due parvero fondersi, lasciando puro sconcerto in ambedue i bambini.

-Non è vero! È solo una perfida bugia!- fece la ragazza, arrivando, dalla rabbia, perfino a lanciare un sassolino al bimbo, ma lo attraversò senza nemmeno scalfirlo.

Took a walk out the door,
On the day you would die.
And I looked up to the sun
And I saw fireflies.

Dopo quel breve contatto instaurato fra i bimbi, la luce si fece ad un tratto accecante, tanto da spingere la ragazza a indietreggiare e coprirsi il viso. Davanti a lei si stanziavano ora due adulti, che insieme percorrevano tutta la vita che avevano dovuto affrontare lei e Rich. I litigi continui, giunti spesso alle mani, il desiderio sessuale che avevano cercato in ogni modo di sfogare su altrui corpi senza mai trovare la vera estasi, la vera soddisfazione. Si erano persi e ritrovati più volte e infatti le loro sagome si avvicinavano con timidezza e si allontanavano bruscamente. Era un riflesso della loro vita, mescolato ad una danza sotto le note di una canzone che la giovane non conosceva anche se il senso le parve presto molto chiaro, tanto da atterrirla più di quanto già non fosse.

-È tutta un'illusione, non c'è niente fra noi... è solo una bugia crudele- singhiozzò, stringendosi alle ginocchia.

And now I can't see no boarder
Between the day and the night

Fu a quelle parole che la sagoma di Rich venne riassorbita dall'acqua mentre, disperatamente, tentava di non affondare. La Skarlet che la rappresentava, notandolo, corse immediata da lui, afferrandogli le mani mentre la Skarlet seduta sul terriccio scosse il capo, urlandole –Devi lasciarlo! Devi lasciarlo andare!- e a fatica si levò in piedi, mentre la sua corrispettiva, visibilmente colta dalla disperazione, tentava di aiutare il compagno a risalire, imperterrita.

V.  I TitaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora