Una calda Vigilia di Natale (Parte IX)

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Sharlize cercò di non guardarlo e provò a concentrarsi su Viktor che, inaspettatamente, tirò fuori la lingua e percorse con essa il membro dell'altro Diurno, fissandola fino a quando non giunse alla punta e si portò in gola il membro del fratello, iniziando così a succhiarlo avidamente.

Sharlize era sempre più imbarazzata ma anche mortalmente incuriosita davanti a quel saliscendi, non sapendo ancora, in realtà, come potesse essere.

Iniziò a vedere il ventre di Ares contrarsi mentre iniziava a bearsi di quella sensazione ma Viktor lo abbandonò, strizzandogli l'occhio, per poi tornare sulla cugina -Più in fondo che puoi, bambina, ma succhiare è più importante... quindi non dimenticartene.-

E la invitò a prendere il suo posto, vedendola lanciargli un'occhiata e poi cercare di imitarlo.

-C'era anche una parte sui denti, mi sa.- ebbe da commentare il ricevente, che raggiunse il capo della ragazza e la sentì fare subito più attenzione.

-Abbi pazienza anche tu.- lo sgridò Viktor, ma quello continuava a fissare la ragazza che ogni tanto gli lanciava occhiate piene di imbarazzo, forse curiosa di sapere se stava facendo bene o meno.

Viktor che aveva allargato la coscia del fratello, andando alla ricerca dei suoi testicoli, le sussurrò -Succhia più forte, amore mio... fa' che lo senta.-

E l'altra a quel punto capì di doversi impegnare di più per poter soddisfare il ragazzo. Poggiò un braccio sul suo addome mentre con l'altra mano tenne il pene alla base, muovendosi con più vigore e cercando di seguire tutte le loro indicazioni. Viktor stirò un mezzo sorriso e andò a prendere in bocca i testicoli duri del fratello, iniziando a succhiare anche quelli. La mano di Ares, da che si trovava fra i capelli della ragazza, scivolò sul letto, iniziando a sentirsi riempire di un raro godimento. Sensazione che non era solito provare se non c'erano urla e sangue nel contesto.

-Dai, bambina...- la incitò, facendole capire finalmente che stava riuscendo a soddisfarlo e lei intensificò ulteriormente il gesto, iniziando a sentire male al collo e alle mascelle, ma disinteressandosene... sentire i suoi sospiri farsi più rochi e rumorosi la stava quasi ubriacando. Nella sua testa avevano ormai il predominio.

E quando finalmente lo avvertì liberarsi, le esplose quasi in gola, caldo e salato. Viktor corse subito a leccarlo alla base e lei, dopo aver inghiottito, lo imitò, scontrandosi spesso con la lingua di Viktor.

Ormai le piante avevano completamente invaso la stanza. Erano andate a rivestire la testiera del letto, i piedi della scrivania come anche le pareti laterali dell'armadio. I fiori blu tappezzavano l'intera stanza, soffitto incluso.

Quando i due finirono di asciugare l'organo, Viktor si portò la ragazza fra le braccia e la riempì di baci sulla guancia, guardando il gemello.

Quello, che era riuscito a calmarsi, guardò entrambi e piegò il capo di lato, commentando verso il gemello -Sei diventato bravo a succhiare palle...-

E Sharlize, di puro istinto, gli schiaffeggiò la coscia, imbronciata.

-Oh, sta scherzando, tesoro...-

-Mah...- borbottò lei, sentendo le dita di Ares percorrerle il braccio e giungere fino alla spalla, afferrandole un ricciolo e tirandolo -Ahi!- lamentò quella, incrociando i suoi occhi, offesa. E lo vide stirare un sorrisino divertito, si stava prendendo gioco di lei.

-Dovresti dirmi qualcosa, anzi che ridere come uno sciocco!- e lo vide mettersi seduto, mentre anche Viktor stava ridacchiando alle sue spalle -A me l'unica sciocca sembri tu.- le disse quello, scendendo nel suo collo e portandola a cavalcioni su di lui, guardando alle sue spalle Viktor e vedendo la sua occhiata eloquente.

V.  I TitaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora