L'albero D'oro (Parte III)

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-Ah, mamma...-

Raul, silenzioso come solo un vampiro poteva essere, aveva appena raggiunto il salone, dove davanti a lui c'era suo fratello Arden con il cellulare in mano.

Si sporse un attimo e lo sentì commentare –Merda... oh, cavolo...-

La sua espressione si fece rapidamente schifata, notando che il tono del fratellino era proprio quello di uno sfigato davanti a un porno di pessima qualità.

-Che stai facendo?!-

Le sue parole ebbero il potere di sconvolgerlo immediatamente, il telefono volò in aria e per poco non prese il lampadario, nel mentre il ragazzo si era alzato in piedi, rosso in viso e ansante –Sei fuori di testa?! Sappi che io non sono un vampiro! Stava per venirmi un colpo, idiota!-

Il maggiore aveva sempre un'espressione schifata e commentò –Smettila di scaricarti i porno e fattelo succhiare davvero, altrimenti mi toccherà invitare qualche amica mia, dato che sono un fratello troppo generoso!- e detto questo gli diede le spalle e si mosse nella zona cucina, dato che l'ampia sala d'entrata comprendeva sia la sala da pranzo, sfruttata anche come salottino, che la cucina in sé.

Arden sbuffò e prese il proprio telefono raggiungendolo e sedendosi davanti a lui –Ma... tu vai a letto anche con Eliza? Oltre che con Skar, Hazel, Alì e... tutte le altre?-

Il suo fratellino era proprio un noioso moralista ed era colpa della sua insegnante di ripetizioni. Ne era certo, ormai.

In ogni caso la sua domanda lo incuriosì –No. Fammi vedere cosa stavi guardando.- gli ordinò quindi, del tutto istintivamente.

La voce non ammetteva alcuna replica e Arder divenne purpureo indietreggiando –La mia... era solo una curiosità!-

Raul appoggiò il panino che si stava facendo e seguì il ragazzo con passo felpato –Non vorrai che insista, vero?-

Il giovane Smith, dai grandi occhi luminosi, socchiuse le labbra e replicò –Non... stavo guardando nulla... NO!!-

Ma il fratello si era smaterializzato davanti a lui improvvisamente, senza alcuno sforzo gli prese un braccio e gli levò dalle mani il telefono, iniziando a frugarlo.

Il giovane lo seguì e cercò di riprendersi l'aggeggio, ma il fratello, oltre ad essere troppo forte, era anche troppo alto per lui.

Trovò rapidamente il video e rimase piuttosto sorpreso davanti al soggetto inquadrato.

Era Eliza che ballava sul ghiaccio, con un succinto abitino nero e, ogni volta che si inchinava si poteva notare benissimo il grosso seno ballonzolare, per non parlare della gonnellina che saliva in continuazione a mostrare i glutei solidi.

-Guarda, guarda... forse qualcosa degli Smith c'è l'hai, anche se noi oltre a trovarci la preda, ce la prendiamo-

E lo guardò severo. Il ragazzo invece aveva gli occhi sul video e Raul fu piuttosto divertito davanti alla faccia da pesce lesso del minore.

-Sono bellissime...- lo sentì mormorare per poi correggersi –Lei è bellissima, tutta quanta... dentro e... e fuori.-

Raul, annoiato e intimamente schifato dalle sue parole, tornò sul video con stizza e sollevò improvvisamente le sopracciglia, quando, alla ragazza, per disdetta, si sganciò una bretellina alla parte superiore dell'abito che mostrò per intero un seno che balzò fuori.

-Puahahhaha!!-

Arden vide il maggiore scoppiare a ridere, mentre Eliza diventava rossa e si copriva rapidamente, mentre si guardava intorno circospetta, nella speranza che nessuno l'avesse vista.

V.  I TitaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora