Benvenuto Gabriel (Parte II)

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-E... vorrei tanto che riuscissi ad esserlo anche tu, per me. Io non desidero altro che la tua felicità...-

-Anche io, Lara, davvero!- le disse subito lui, però, non volendo che credesse diversamente.

La vide separarsi da Falko e muovere dei passi verso di lui -Ci siamo fidanzati, Rich. Presto ci uniremo nel sacro legame, anche se è da tempo che... che ci avvicina. Non avevo mai provato una sensazione di questo tipo... con nessuno.- gli disse, con gli occhi imperlati e il sorriso fra le labbra, mentre la bocca del compagno tremava, ben cosciente di cosa stesse parlando. Non vi era alcuna sensazione paragonabile all'accontentare il Nodo.

-Ed è meravigliosa, anche se immagino sarà ancora più bello... quando succederà.- e guardò la coppia. Skarlet era rimasta sul letto, un po' in disparte, ma era stata presto contagiata dalla commozione di Lara e dalle sue parole piene di emozione.

Falko si staccò dal muro e raggiunse la bionda, baciandole la spalla e guardando Rich negli occhi arrossati.

-Lo sarà.- le promise Skarlet, vedendo l'amica sorriderle ampiamente.

Rich a quel punto lasciò cadere le spalle e indicò Falko, con decisione -Non mi fido di te...- e i suoi occhi scattarono un momento su Lara, per poi tornare di nuovo su di lui -....Ma mi fido ciecamente di lei. Se ha deciso che sarai tu il suo maschio... allora dovrai sempre esserne all'altezza.-

Falko, non del tutto convinto che fosse stata lei a sceglierlo, scandì -Non sono solito illudere il prossimo, questo lo sai.-

E Rich strinse i denti, non potendo replicare a quell'asserzione. Falko non aveva mai blandito alcuna femmina, ma in molte avevano tentato di intrappolarlo in un Nodo per poter diventare le "Principesse" del branco. Il suo sangue reale faceva gola a moltissime... e tutte coloro che erano state così sciocche da pensare di poterlo incastrare, avevano avuto delle punizioni molto severe. Soprattutto negli anni subito successivi al suo arrivo.

E sapeva anche che non amava mentire, anzi... adorava esacerbare la verità dei suoi pensieri sul prossimo.

-Quello che so, è che te ne pentiresti- stabilì il biondo, abbassando a quel punto la mano e tornandosene sul letto, prese un altro panino, ma cercò gli occhi di Skarlet.

Fu istintivo, come se avesse voluto conoscere la sua reazione... anche se era certo di quale sarebbe stata.

Cercava la sua approvazione, nemmeno quella di Lara che invece si era portata le mani al petto, piena di gioia.

Skarlet però aveva lo sguardo basso, assorto e, a seguito di quel silenzio, alzò subito gli occhi su Lara, ora stretta fra le braccia di Falko -Dov'è la Passaporta per tornare a casa? Preferirei mangiare con la mia famiglia, è da alcuni giorni che manco e...-

-E non vedo quale sia ormai la differenza fra il pranzare qui o meno, anche perché loro sono otto ore avanti!- Intervenne però Rich, infastidito da quel commento, del tutto fuori luogo, considerando ciò che era appena successo.

-Non c'entro niente, la festa è finita ed è il momento di tornare.-

Rich corrucciò lo sguardo, non capendo affatto quel commento e Falko scosse il capo, annoiato dal tira e molla della coppia -Andiamo.- sussurrò quindi a Lara, vedendola annuire appena e notando però Skar e Rich che erano tornati su di loro -Andare!? Siete appena arrivati! E tu che fai!? Ho già accettato troppe prese di posizione per oggi!-

-Nessuna era una presa di posizione. Ognuno fa quello che vuole, Rich.- stabilì però Skarlet, cercando di liberarsi dalla sua presa ma lui la riportò sul letto, fece per parlare, ma Lara intervenne -Falko ha una missione fra qualche ora, quindi dobbiamo proprio andare. Ci sentiamo per le feste. Va bene, ragazzi?- e sorrise affettuosamente ai due, andando ad abbracciarli sul letto e notando che Rich teneva ancora il polso della compagna.

V.  I TitaniWhere stories live. Discover now