Il Giorno del Giudizio (Parte II)

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Lui si accorse di averla offesa così fece –Si, mi fai vedere il vestito? Che colore è?-

La ragazza lo guardò un istante e replicò gelidamente –Lo vedrai alla mia festa-

Lo vide assumere un'aria perplessa e la Reale sbuffò irritata –Vabbé, quando ti svegli magari si fa una discussione intelligente, ora devo andare...- e fece per superarlo, ma lo sentì afferrarla ridente –Oh, bambina! Stavo scherzando! So benissimo che fra qualche giorno è il tuo... onomastico!- e trattenne una risata nel sentirla tentare di divincolarsi, sempre più offesa -Idiota! Scherza con altra gente!- e con forza si separò da lui, sparendo improvvisamente e lasciandolo del tutto basito.

Si era smaterializzata nell'andito dell'appartamento di Jazmyne. Avvertì chiaramente la presenza della ragazza in camera da letto, mentre dormiva, così si mosse in cucina e aprì il frigo.

Jaz era una ragazza che faceva colazione regolarmente, con una tazza di latte caldo e dei biscotti. Hayden invece preferiva il tè, per cui, in quei giorni, anche se avesse fatto colazione da lei, non avrebbe usufruito del latte. Inoltre Jaz non era tipa da usare l'alimento per fare altri piatti, per cui non c'era nessun rischio. In ogni caso, si sarebbe assicurata che Hayden non facesse colazione dalla fidanzata in quei giorni.

Sempre se gli avesse permesso di farsi perdonare..

Preso il brick del latte, lo stappò e lasciò cadere al suo interno alcune gocce di "veleno".

Ghignò, pensando che grazie a quel suo accorgimento, la piccola e dolce Jazmyne, per un improvviso attacco di intensa dissenteria e febbre, non sarebbe venuta al suo compleanno...

"Speriamo che Hayden non decida di farle compagnia però!"

Storse la bocca pensosa e indecisa se mandare avanti quel piano, arrivando però alla conclusione che era senz'altro la scelta migliore.

"Se dovessero venire entrambi, probabilmente si metterebbero da una parte a copulare, mentre se lei non viene potrebbe decidere di spingere lui a venire da solo. Preferisco non vederli entrambi, piuttosto che vederli amoreggiare durante la mia festa. Non voglio sopportarlo anche quest'anno, mi sono stancata!"

Annuì convinta e chiuse il brick, sistemò tutto e poi si smaterializzò a casa sua, di nuovo.

Hayden era seduto in cucina e beveva ovviamente il suo tè caldo.

Lei varcò la soglia annoiata e lui corrucciò lo sguardo –Ci hai messo cinque minuti. Ti sei smaterializzata in bagno?- e ridacchiò divertito, ma quando vide l'espressione dura di lei, capì che la battuta non aveva sortito l'effetto sperato.

-Sì, un po' mi stimoli, sai com'è...-

Hayden a quel punto si indispettì e replicò –L'hai finita di fare la stronza? O credi di avere l'esclusiva?!-

Lì, la ragazza arrossì e socchiuse le labbra, poi mise il broncio e preso il suo succo replicò –Sì, ho finito- e si smaterializzò di nuovo, lasciando lui senza parole.

Quando però finì la colazione tornò nella propria camera e la trovò sdraiata sul letto, si appoggiò sulla porta e la chiuse con le spalle, con le braccia conserte la guardava, ma notando che lei non aveva intenzione di rispondergli, si avvicinò e le si sdraiò affianco. Trovò il suo sguardo freddo e non disse nulla, né tanto meno lei lo fece, visto che stava bevendo, forse era indecisa sul da farsi.

Rimasero in silenzio a guardarsi, lui non aveva la minima intenzione di dire nulla, e presto sentirono il risucchio della cannuccia, segno che il succo era terminato.

La ragazza tese il brick al compagno facendogli capire che lo doveva buttare lui e quello lo fece evanescere annoiato, poi la vide avvicinarsi e accoccolarsi al suo torace, poggiandogli una mano sul petto mentre lo accarezzava dolcemente.

V.  I TitaniWhere stories live. Discover now