Fireflies (Parte III)

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La vide alzare il mento, con boria, cosa che in un altro momento l'avrebbe divertito -Beh, mi sono saputa imporre nel momento opportuno... e anche tu hai saputo farlo.- gli rispose, vedendolo continuare ad osservarla -Ne sei proprio convinta... che idiozia.- e lo vide scuotere il capo, tornando a guardare la calca.

Ma lei gli accarezzò di nuovo il viso, domandandogli -Sei arrabbiato con me?-

E quello fece spallucce, irritato -Con chi apre la bocca senza aver avuto il permesso.-

-Forse sarebbe successo fra altri dieci anni, ma mi sarei comunque accorta che eri una persona diversa da quella che credevo-

-Ne dubito. Alzati, forza, prima che a qualcuno venga in mente di inchiappettare la tua amica.- disse però lui facendo per allontanarla, ma vedendola aggrapparsi di nuovo a lui, alle sue braccia e tenerlo con fermezza mentre lo guardava dritto negli occhi -A te probabilmente fa arrabbiare, ma se non fossi stata spinta da quelle persone che ti amano profondamente, non sarei riuscita a conoscerti e a giudicarti per il modo in cui ti sei comportato con me in questi mesi. Certo non per ciò che hai fatto nel tuo passato e che non ho potuto fare a meno di dimenticare già settimane fa.- sottolineò, vedendolo fermarsi di nuovo e ascoltarla ancora -Sono loro immensamente grata per ciò che mi hanno detto perché... perché ad oggi non starei provando tutta questa felicità anche solo... solo nel ricevere una tua carezza, un tuo sorriso o un tuo sguardo- dichiarò, cosa che riuscì a farlo arrossire appena, visto che non si aspettava un tale coraggio da parte sua.

-Le loro parole mi hanno solo spinta a darti un'altra possibilità, ma se non ci fosse stata la necessità di creare una nuova triade e, soprattutto, se non ti avessi visto diverso con Ian, sta' pur certo che passato difficile o meno... non ti avrei degnato di un solo sguardo- sostenne convinta e a quel punto non riuscì più a sostenere il suo sguardo e si passò il dorso della mano sull'occhio, venendo però aiutata da lui.

-Chissà dove la conservi tutta questa riserva di lacrime... anche se una mezza idea ce l'ho.- commentò il lupo, lanciandole un'occhiata diretta ai grossi seni, inevitabilmente adagiati sul suo possente torace.

Lei storse la bocca e lamentò -Vorrei solo che ti fidassi di me e vedere che ancora non è così... mi fa sentire una stupida.-

Il lupo la osservò per un lungo momento, poi però le rispose -Approfondiremo l'argomento più tardi, adesso però dobbiamo andare, bambina... altrimenti dovrò farti capire quante sciocchezze dici e non credo che il momento sia quello opportuno.- le disse, mostrandole di nuovo la sua espressione più affettuosa e vedendola arrossire appena, annuendo e lasciando che il compagno le baciasse le labbra, accarezzandole il viso.

Gli sorrise, accarezzandolo a sua volta e quando la musica cambiò ancora, decise di lanciare un'occhiata verso Skarlet. La compagna stava iniziando a strusciarsi contro il torace di uno dei ballerini.

-Cavolo, ora dobbiamo proprio intervenire! Pensi che ti ascolteranno?- domandò al lupo, mentre insieme a lui si alzava in piedi.

Lui le afferrò la mano e la guardò poco convinto -Ovviamente. Piuttosto, penso che sia arrivato il momento di mettere in atto il nostro piano.-

E la compagna annuì d'accordo, cercando i suoi occhi e prendendogli la mano, che lui strinse subito -Mi raccomando...- quello si limitò ad annuire rassicurante, poi Lara lo vide inserirsi nella folla e iniziare a spargere con intensità il suo odore di maschio, mentre la sua Autorità era stata come attratta dal terreno, tanto da riuscire a farlo tremare.

Lei si mosse invece verso Rich, chiamandolo a gran voce e riuscendo ad attirare rapidamente la sua attenzione.

L'aveva probabilmente atterrito, ma agitò la mano e gli sorrise quando incrociò i suoi occhi...

V.  I TitaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora