L'Amor Perduto (Parte II)

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La giornata per Darco non sarebbe potuta essere più stressante e sorprendente. Si era smaterializzato a Singapore, in uno dei giardini più famosi al mondo, dove ricordava sua madre portare lui e sua sorella a giocare, da piccoli. Non aveva mai pensato quanto quei momenti fossero cari per lui, né quanto ormai fossero lontani.

Mentre camminava fra i viottoli che celavano le più disparate specie vegetali, rivide lui e Sharlize che si inseguivano vicino all'enorme serra che ospitava una moltitudine di orchidee. Ci andava spesso a studiare, quando la sua stanza gli sembrava troppo stretta e cupa, era un toccasana per la sua componente angelica e anche per il suo umore, le numerose volte in cui si era trovato indeciso sul chiedere aiuto a suo padre per il problema che le sue due nature gli avevano provocato negli anni. A posteriori, la sua parte demoniaca era convinta che avesse fatto la cosa migliore per tutti, visto che non aveva senso farli preoccupare per qualcosa che non potevano risolvere, diversamente, la sua parte angelica era convinta che parlargliene li avrebbe fatti sentire importanti per lui, riuscendo così a dimostrare loro il suo amore e la sua fiducia.

Sospirò sonoramente, combattuto come sempre, anche se doveva ammettere che per il suo carattere era molto più semplice seguire la sua parte demoniaca che non quella angelica.

Chissà però se avrebbe avuto quegli stessi problemi, se soltanto le avesse dato retta più spesso.

Sharlize era probabilmente la persona che più amava al mondo, ma forse quell'amore lo stava ossessionando. Invadeva gli spazi di lei senza ritegno, era vero, ma non riusciva a non vederla immatura, aveva bisogno di qualcuno che poteva aiutarla davvero e consigliarle in maniera corretta... certo non quella strega maleducata.

Non sapeva cosa fare. Agire alle sue spalle fino a venire a conoscenza di ogni cosa poteva essere un'idea, ma era certo che poi il suo senso di colpa gliel'avrebbe fatta pagare. Lui non era proprio il tipo che agiva alle spalle come invece lo stava obbligando lei.

Si fermò in mezzo al prato, alzando lo sguardo verso il cielo, inspirando il profumo degli alberi e cercando di trovare un attimo di pace nel cinguettio degli uccelli. Ma il gelo che lo avvolse un istante dopo, gli fece dimenticare completamente tutti i suoi problemi.

-Finalmente ti ho trovato...-

Darco riabbassò lo sguardo lentamente, vedendo davanti a lui una persona che non vedeva da anni e che credeva non avrebbe mai più rivisto. Era lei. Lei in ogni suo dettaglio. Caschetto nero occhi più azzurri che mai, belli e splendenti come li ricordava. Belli, come quelli di sua madre.

-Windy- mormorò senza fiato il ragazzo, avvertendo un colpo al cuore nel vedere la giovane sorridergli e corrergli incontro, per ultimare nella stretta forte del compagno, senza parole e con sguardo sconcertato, quasi impaurito –Com'è possibile?- domandò, propriamente scioccato e senza fiato.

La ragazza, in lacrime, gli afferrò il viso, scoppiando a ridere –Oh, amore mio! Non puoi nemmeno immaginare... ma sono di nuovo qui! Sono tornata!- e si gettò sulle sue labbra piangente, avvertendo anche le guance di lui riempirsi presto di lacrime, stringendo forte a sé la sua prima e unica fidanzata, l'unica che era mai riuscita a farlo innamorare e che lo amava come chiunque meritava di essere amato.

 ma sono di nuovo qui! Sono tornata!- e si gettò sulle sue labbra piangente, avvertendo anche le guance di lui riempirsi presto di lacrime, stringendo forte a sé la sua prima e unica fidanzata, l'unica che era mai riuscita a farlo innamorare e che...

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