CAPITOLO 41

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Pov's Simona
*Sono chiusa in villa ormai da quasi due mesi, non sento più nessuno da quando sono andata via. Ho chiamato solo mia madre per non destare sospetti almeno
a lei, ma per il resto del tempo il mio telefono è sempre spento. Non mangio da giorni ormai, ciò che mangio lo vomito. Sono diventata uno scheletro e se già prima non mi piaceva il mio corpo ora mi fa proprio schifo, così come mi fa schifo la mia vita. Cosa mi è successo? Sto buttando via il mio sogno di una vita per cosa? L'unica risposta che mi so dare è che voglio farla finita per sempre. Qualche giorno fa ero in bagno e ho trovato una forbice così ho iniziato a tagliarmi sulle braccia, tagli profondi senza interessarmi delle macchie di sangue praticamente ovunque. Per non parlare dei lividi sulla mia pelle, me li faccio tirandomi
pizzichi o dandomi pugni. Passo le mie giornate così, piangendo in continuazione. Perchè cazzo sei di nuovo qui??? Cosa vuoi da me, COSA??? Cosa ti ho fatto di male??? Io voglio solo stare in pace... E penso che l'unico modo sia farla finita per davvero. Devo solo trovare il coraggio. Come potrei farlo? Ho il mare difronte, potrei affogare. Sgozzarmi? No, non riuscirei mai. Forse una corda sarebbe meglio. Esco un pò per respirare l'aria del mare, sono in pessime condizioni ed essendo giugno le spiagge iniziano a popolarsi e non posso farmi più i fatti miei mentre prendo in un pugno la sabbia facendola scivolare dalle mani. Perciò me ne starò sulla verandina. Chiudo gli occhi e penso. Cosa staranno facendo gli altri? Mi staranno pensando? Come starà andando il tour di Niccolò? Oh Niccolò, l'unico rimpianto che avrò quando non ci sarò più è di non averti detto cosa provo per te. Inizio a piangere ininterrottamente mentre il mio pensiero va sempre lì: come la
farò finita una volta per tutte? Ormai è pomeriggio e decido di rientrare e mettermi seduta accovacciata sul letto. Ad un certo punto sento una chiave che tenta di aprire la porta. Lascio sempre le chiavi dietro quindi non riescono ad aprire. Ma chi può essere?*
V: -"AAAH CAZZO! HA LASCIATO LE CHIAVI DA DIETRO!" *Ma questo è Valerio! Come ha fatto a trovarmi? Iniziano a bussare violentemente alla porta.*
Sv: -"Ce mancava solo questa!! SIMONA SEI QUA?? TI PREGO APRI!" *Sento la voce di Sveva, è anche lei qui. Continuano a bussare sempre più forte.*
A: -"Simò te prego, apri sta cazzo de porta!!!" *Adriano??? Ma che sono venuti tutti qui. I colpi sulla porta sono sempre più forti.*
N: -"Simona... Simo te prego apri la porta...Ti prego..." *N-ni-niccolò..... E' qui anche lui....Mi inizia a mancare il respiro, non può vedermi così.*
Pov's Niccolò
*Siamo dietro la porta della villa a bussare da dieci minuti ma Simona proprio non ne vuole sapere di aprire.*
N: -"Nanetta mia, ti prego piccolè apri sta porta, sappiamo che sei qui c'è la tua macchina fuori.. Siamo qui con te e non andiamo via.. Ti prego apri e parliamone, ci manchi." *Tento con queste parole
sperando che Simona apra, ma nulla...*
N: -"Simo non mi costringere a buttare giù la porta...." *Dopo altri cinque minuti senza risposta richiamo Adriano e Valerio.*
N: -"Regà sfonnamo tutto." *Dopo vari calci con una spallata nervosa riesco a buttare giù la porta. Giro disperato per la casa e la trovo lì seduta sul letto che si dondola avanti e dietro. Mio Dio com'è ridotta, le si vedono le ossa e ha il corpo pieno di lividi e tagli. Sta avendo un attacco di panico perciò le corro incontro.*

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