CAPITOLO 151

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Pov's Simona
*E' circa mezzogiorno, siamo tutti in pasticceria da quasi nove ore e pensare di doverne fare almeno altre cinque mi sfianca. Stiamo riempiendo per l'ennesima volta
i vassoi di pasticcini per metterli in vetrina, ne stiamo vendendo a bizeffe. I panettoni son quasi finiti e anche i pandori. Quest'anno sta andando decisamente meglio degli altri. Per fortuna da domani staremo chiusi, stasera non avrei resistito manco mezz'ora. D'improvviso sento bussare, mi affaccio per vedere chi è, vedo l'unica persona che avevo voglia di vedere.*
S: -"Ciao amore!" *Dico vedendo entrare Niccolò. Mi stampa un bacio e poi poggia una busta sul bancone.*
N: -"Mamma vi ha preparato dei panini, sono con cotto e mozzarella vanno bene?" *Mi chiede, gli sorrido e lo afferro dal viso baciandolo.*
S: -"Vanno più che bene! Ringraziala tanto da parte nostra. Ma non doveva scomodarsi andavamo al panificio.*
N: -"Niente se niente ma, l'hai capito com'è fatta. Comunque, come va?" *Faccio un sorriso da orecchio a orecchio.*
S: -"Benissimo! Non c'è niente che non va, sta andando tutto alla grande, non facciamo altro che rifornire le vetrine." *Dico abbracciandolo. Ricambia il mio abbraccio
lasciandomi un bacio sui capelli.*
N: -"Visto amore mio? Siete meravigliosi. Ragazzi, come vi sentite sapendo che fra un pò sarete voi i gestori di questo locale?" *Dice parlando con Davide e Valentina.*
D: -"So contentissimo! Devo ringraziare Simona per questa grande opportunità, davvero."
Val: -"Io dico la stessa cosa, non avrei mai immaginato di dover gestire una pasticceria!"
S: -"In pratica lo fate già, per quante volte mi assento."
Sv: -"Allora, è qui la festa?" *Dice Sveva entrando nel laboratorio con Giada e Andrea e con una bottiglia di prosecco tra le mani.*
Sv: -"Pausa pranzo, fuori è deserto per ora rilassiamoci un pò." *Prendiamo i panini e iniziamo a mangiare, nel frattempo Niccolò apre la bottiglia così urliamo tutti quanti. Versa nei bicchieri, li alziamo in alto.*
S: -"Al futuro, a tutto quello che ci riserverà e a noi che siamo una grande squadra. Buon Natale ragazzi."
TUTTI: -"BUON NATALE!"
QUALCHE ORA DOPO
*Abbiamo chiuso ora la pasticceria, siamo esausti. Torno a casa dopo aver salutato tutti, mi faccio una bella doccia e raggiungo casa di Valerio, Niccolò dovrebbe essere già lì. Arrivo e suono il citofono, mi apre mio zio che scende a darmi una mano coi dolci che ho portato. Ho portato una guantiera di paste e un panettone. Saliamo e trovo mia zia, Valerio, Niccolò e Vanna e Antonio, gli zii di Valerio.*
S: -"Buonasera a tutti." *Dico entrando. Sono già le 20.30 perciò stanno poggiando tutto sulla tavola.*
S: -"Zia vuoi una mano?"
MV: -"Non esiste assolutamente, chissà come sarai stanca." *Dice poggiandomi una mano sulla spalla. Ci sediamo tutti insieme e iniziamo a cenare, ovviamente con leggero sottofondo non può mancare il concerto di Natale. Passiamo la serata chiacchierando.*
MV: -"Niccolò ti conosciamo da una vita ma mai avrei pensato di averti qui per la cena di Natale." *Dice mia zia ridacchiando.*
N: -"Già, strano vero?" *Dice Niccolò sorridendo.* N: -"So contento di stare qua, soprattutto perchè il motivo per cui ci sto è la causa della mia felicità." *Dice stringendomi la mano che ho poggiata sul tavolo, ricambio la sua stretta.*
V: -"Cuccioliii loro gne gne gne." *Dice Valerio prendendoci in giro così gli do un calcio da sotto al tavolo.*
V: -"Aia ao, maldestra!" *Risponde Valerio mentre noi ce la ridiamo.*
PV: -"Sempre i soliti oh! Smettetela." *Dice zio poggiando una mano sulla fronte.*
PV: -"So sempre stati così sin da bambini Niccolò, se amano alla follia ma litigano come due fratelli."
N: -"Il rapporto che hanno è meraviglioso, avessi io un cugino così." *Continuiamo la serata fra chiacchere e risate fin quando non arriva il countdown in tv. Arrivati allo zero ci alziamo per farci tutti quanti gli auguri e bere un bicchiere di prosecco. Ci tratteniamo altri dieci minuti per poi andare a casa di Niccolò dove attenderemo l'arrivo degli altri.*

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