CAPITOLO 117

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Pov's Simona
*Erano anni che non facevamo queste cene. Che bella serata, quanto mi sono mancate. E il fatto che ci sia Niccolò con noi qui mi rende davvero serena. Finita la cena ci alziamo per iniziare a pulire, Niccolò ha vinto il premio quindi si sdraia sull'amaca in giardino con aria soddisfatta facendo invidiare gli altri maschi. Sistemiamo tutto, i miei genitori ed i miei zii ci salutano per tornare a Porto Cesareo e finire la loro vacanza, come noi.*
MS: -"Ciao ragazzi, è stato un piacere stare con voi." Niccolò si alza di scatto dall'amaca e rientra in casa.*
N: -"Ve ne stavate andando senza salutarmi?" *Domanda ai miei genitori, loro gli sorridono così lui si avvicina per lasciargli un bacio.*
N: -"Giovanni comunque i tuoi panzerotti sono i migliori che abbia mai mangiato. Anzi quei due che so avanzati so buoni come spuntino di mezzanotte." *Dice con fare ingordo così gli do uno schiaffetto dietro il collo. I miei vanno via, vado un attimo al bagno seguita da Federica, Adriano, Cocco e Priscilla che si dirigono a letto. Esco dal bagno, scendo in salotto e trovo Sveva, Vapu, Valerio, Laura, Elisa, Tiziano, Matteo e Carlotta sul divano a scegliere un film.*
S: -"Niccolò?" *Chiedo non vedendolo. Sveva mi indica il giardino così esco di casa e lo trovo steso sull'amaca ad osservare le stelle. Mi avvicino lentamente, lui si accorge della mia presenza e si gira rivolgendomi un sorriso dolce. Poi si sposta un pò e dà un colpetto sull'amaca invitandomi a stendermi accanto a lui. Mi sistemo come meglio posso poggiando la testa sul suo petto e incrociando le nostre gambe mentre lui mi circonda il collo col braccio abbracciandomi e accarezzandomi i capelli. Dopo minuti di silenzio prende parola.*
N: -"Ti ricorda qualcosa questo momento?" *Dice sorridendo sotto i baffi. So a cosa si riferisce e ricordo tutto, ma faccio la finta tonta così gli chiedo.*
S: -"Cosa?" *Lui ride di gusto così alzo lo sguardo verso di lui mentre lui ce l'ha ancora rivolto verso le stelle.*
N: -"Facciamo che ce credo.." *Dice sorridendo.* N: -"La sera che ti ho conosciuta ci trovammo tutti e due a parlare nel mio giardino, tu eri uscita a prendere un pò d'aria, io ti ho raggiunto e siamo stati così seduti senza dire nulla a..."
S: -"...Guardare le stelle." *Lo interrompo io così mi stringe più forte a sè e mi lascia un bacio tra i capelli. Gli accarezzo il petto e sorrido.*
S: -"E quando ti senti sola riempi la mente..." *Canticchio io con un filo di voce, lui mi circonda il bacino con l'altro braccio girandosi verso di me.*
N: -"...Alza gli occhi nel cielo rinchiuditi sempre.." *Continua lui accarezzandomi la schiena.*
S/N: -"Tra l'eleganza delle stelle.." *Concludiamo insieme il ritornello della sua canzone, come la sera del suo compleanno. Lui mi guarda intensamente negli occhi come sto facendo io guardando nei suoi. Passa una mano tra i miei capelli e con l'altra raggiunge la mia faccia per lasciarci delle carezze. Io con un dito disegno i contorni del suo viso perfetto, i suoi lineamenti sembrano fatti su misura per lui, la sua bocca così morbida e carnosa. Mentre passo il mio dito sulle sue labbra per scherzo mi tira un morsicino.*
S: -"Aiaaa, bimbo cattivo!" *Dico facendo il labbruccio e lui morde anche questo. Io rido di gusto mentre lui mi guarda con il sorriso a trentadue denti. Diventa subito serio mettendomi una mano sulla guancia accarezzandomi con il pollice, io appoggio la mia mano sulla sua e gliela accarezzo.*
N: -"Ti amo bimba." *Sussurra lui facendo sfiorare i nostri nasi, il contatto con la sua pelle e le sue dolci parole mi danno una scarica di brividi. Chiudo gli occhi per
poi riaprirli e poggiare le mie mani sul suo viso e accarezzarlo.*
S: -"Ti amo Nic." *Ricambio ripetendo le sue parole, lui si avvicina facendo aderire perfettamente le sue labbra contro le mie, mette le mani attorno al mio bacino e mi stringe forte a sè come se non volesse farmi scappare. Io continuo a tenergli il viso mentre ridiamo tutti e due durante il nostro bacio rendendoci conto di quanto siamo bimbi, due bimbi che si amano fortemente, due bimbi con la voglia e il desiderio di vivere questa storia appassionatamente, due bimbi con la voglia di strafare e col bisogna di volare. Mi rendo sempre più conto che ho bisogno di lui, ho bisogno del suo contatto, dei suoi baci, dei suoi sorrisi, dei suoi giochetti stupidi che mi fanno arrabbiare, della sua risata strana ma meravigliosa, della sua gelosia, dei suoi dubbi, dei suoi perchè, delle sue canzoni e delle sue mani quando sfiorano i tasti del suo adorato pianoforte. Ho bisogno delle sue melodie e di tutte quelle frasi dolci e mielose che lascia nei suoi testi. Ho bisogno di sentire Niccolò mio, e spero per sempre.*

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