CAPITOLO 76

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Pov's Niccolò
*L'adrenalina che provavo fino a poco fa non ha niente a che vedere con questa, sto tremando, ho paura, paura che non le piaccia o paura di non essere alla sua altezza. Ma Adriano ha ragione, devo smetterla di farmi paranoie e cogliere le occasioni al volo. E' il momento di mostrarti ciò che provo, Wendy. Mi siedo alla punta del palco ma dal lato sinistro così da avere la mia famiglia, i miei amici e lei davanti ai miei occhi. Lascio penzolare le gambe e guardo dritto verso Simona, i miei amici l'hanno messa avanti anche non sapendo nulla perchè dopo ciò che ho detto sanno che mi riferisco a lei. Valerio l'abbraccia da dietro ma non appena
parte la base le lascia un bacio sulla guancia e si stacca, io le sorrido e tento di cantare senza rovinare il momento.*
N: -"Nelle cose che non trovo ma che ritroverò, sulle porte che ho già chiuso ma per te riaprirò, negli accordi che non suono ma per te suonerò, nelle strade con te
fatte che non faccio da un pò.." *Quando lei è andata via e ho perso la forza, l'ho dovuta ritrovare per fare del meglio durante il tour. Le porte del mio cuore che erano state sigillate per mia volontà ora con lei sono riaperte, è entrata in me senza permesso insegnandomi di nuovo ad amare. Il muro che mi son creato da sempre lei lo ha abbattuto in un nano secondo. Non suonavo una nuova melodia da mesi, pensando a lei ho spinto di nuovo i tasti del mio pianoforte per comporre una nuova canzone, nuovi accordi. Le volte che facevamo delle passeggiate durante il tempo pazzo di marzo, nelle stradine più remote di Roma. Quella volta vicino al Colosseo quando il sole illuminava il nostro cammino e all'improvviso il cielo scuro prese il sopravvento e ci ritrovammo sotto l'acquazzone mentre correvamo verso la pasticceria ridendo come due bambini...*
N: -"Tra i rifugi in cui posavo le certezze che ho, in quei sorrisi che indossavo e che non vedo da un pò, nei momenti in cui chiedevo e tu dicevi di no, ho trovato un foglio bianco e tu puoi crederci o noo.. Ma io ci ho scritto il tuo nome.." *I miei rifugi, la musica, il mio rifugio personale. Lei è stata l'unica ad essere entrata nella stanza del pianoforte a casa mia, lei è stata l'unica a cui ho permesso di mettere piede nel mio rifugio, è stata l'unica a cui ho affidato i miei segreti racchiusi in quella stanza. I miei sorrisi spenti, quando avevo mille pensieri negativi dopo Sanremo e lei cercava di farmi stare bene a mio agio ed io sorridevo solo per non darle un dispiacere. Quei suoi sorrisi che non vedevo da un pò e di cui avevo la certezza di non averne più traccia. Quei sorrisi che non mostrava più quando l'ho ritrovata sola, ferita e abbandonata a se stessa.. Quando le chiedevo di rimanere ancora un pò ma aveva la sveglia presto, quando quella volta si arrabbiò perchè ruppi un barattolo di marmellata e lei stufa disse di non volere il mio aiuto perchè ero un combina guai, quella volta che volevo riaccompagnarla a casa e lei insisteva a voler prendere l'autobus perché si era offesa dopo averle detto scherzando che i suoi dolci non sono granché. Quando l'abbiamo trovata alla casa al mare e ci gridava di andare via e di lasciarla sola perché non voleva il nostro aiuto. Ora ho questo foglio bianco tra le mani, sto scrivendo di lei, sto scrivendo il suo nome..*

Trova spazio dentro meWhere stories live. Discover now