CAPITOLO 72

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Pov's Simona
*Ci svegliamo dopo un paio d'ore, sono le 17. Decidiamo di ordinare il mc così ci troviamo come si dice a Bari "già mangiate" e andiamo direttamente al concerto. Mi vado a fare una doccia così lei dopo di me, l'ho fatta preparare qui per stare un pò insieme. Esco dalla doccia, mi asciugo i capelli e li raccolgo in una coda alta, decido di mettere un pantaloncino di jeans, le vans nere e la canotta nera con la scritta "Ultimo" in giallo, la mia preferita. Sveva invece ha un pantaloncino nero con la maglietta bianca con la stessa scritta ma in nero e le converse. Usciamo di casa e ci dirigiamo in pasticceria per prendere la torta. Dopo aver preso la torta ci mettiamo in auto per andare all'Olimpico. C'è un casino assurdo e siamo bloccate nel traffico col furgoncino. Sono le 19 ma di sto passo arriveremo all'inizio del concerto. Nel tragitto ci prepariamo già al concerto ascoltando l'ultimo disco di Nic così da memorizzare ancora qualche parolina delle sue ultime canzoni. Con nostra fortuna sono le 20 e siamo riuscite finalmente ad arrivare allo stadio, mostro il pass ai controlli e mi fanno passare col furgoncino dato che dovrò lasciare la torta. La sicurezza avvisa qualcuno all'interno tramite la radiolina e vedo due porte spalancarsi e Cocco arrivare insieme a due ragazzi con un carrellino per trasportare la torta dentro.*
G: -"Ehilà, buonasera." *Dice Cocco abbracciandomi per poi abbracciare anche Sveva.* G: -"Dai và, vediamo sta torta." *Gabriele si dirige verso il cofano, apre gli
sportelli e appena vede la torta rimane di stucco.* G: -"Simo l'hai fatta tutta sola? E' perfetta, sembra scritta a mano."
Sv: -"Beh, è scritta a mano." *Dice Sveva così Gabriele mi guarda con gli occhi spalancati incredulo.* G: -"Hai fatto quella scritta tutta a mano? Ma sei incredibile!"
*Dice abbracciandomi e io sorrido.*
S: -"Va bene va bene ma ora andiamo se no si scioglie e per favore non aggiungiamo altre ansie alla mia vita!" *Dico e scoppiamo tutti a ridere. Mettiamo la torta sul carrellino e i due ragazzi vanno a riporla nella cella frigorifera.*
S: -"Nic come sta?" *Chiedo io conoscendo il mio idolo ipocondriaco.* G: -"Domanda de riserva?" *Risponde Gabri con una risatina isterica, chissà quante gliene sta dicendo a loro, poverini.*
Sv: -"Vapu mi ha detto che sono già tutti fuori, li raggiungiamo?"
G: -"Si ora vi accompagno così vi faccio vedere dove stanno, andiamo dai." *Dice Gabriele mettendoci le braccia attorno al collo così noi le mettiamo dietro la sua
schiena. Proprio in questo momento esce Adriano da una stanza sbuffando istericamente.*
A: -"Oh ecco siete arrivate, che ne dici se entri tu magari se carma e la smette de rompe li cojoni!" *Grida esausto Adriano guardandomi, Niccolò non deve essere per niente facile da tenere accanto quando è teso.*
S: -"Ma che è successo?"
A: -"Succede che se sta a fa mille paranoie e me le sta facendo venire pure a me!"
Sv: -"Capitelo, è un giorno speciale per lui."
G: -"Noi lo capiamo però certe volte esagera, deve capire anche lui un pò noi." *Dice Gabri e in effetti ha ragione, ma quel che ho capito di Niccolò in questi mesi è che non sempre riesce a gestire la sua rabbia e le sue ansie.*
S: -"Vabbè dai, accompagnate Sveva dagli altri, ora ci penso io vediamo un pò." *Mi avvicino alla porta e busso. Dall'altra parte della porta sento urlare Niccolò.*
N: -"Adrià che voi mo? Lasciami stare solo." *Sorrido a quel suo nervosismo, si vede che non pensa a ciò che dice a causa dell'agitazione. Apro leggermente la porta e mi affaccio.* S: -"Se non sono Adriano posso entrare o mi cacci comunque?"

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