CAPITOLO 198

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Pov's Niccolò
*Sono passati due mesi, oggi è 29 aprile, manca esattamente un mese all'inizio del mio tour e sto sempre più tempo fuori casa. Simona alla sua pasticceria lavora alla grande, ma è molto stanca di vedermi poco soprattutto ora che la pancia di vede sempre più. E' quasi al quinto mese, domani andremo a fare l'ecografia accompagnati da Sveva. Scopriremo il sesso del bambino e faremo, come lo chiamano gli americani, un Gender reveal party. Sveva ritirerà la nostra ecografia vedendo il sesso e farà fare dei palloncini dove all'interno ci sarà o il blu o il rosa, perciò io e Simona non lo sapremo fino a sabato sera quando fuori al nostro giardino faremo questa festa. Ci raggiungeranno i genitori di Simona e Alessio e Marco. Due mesi fa Simona ha fatto una videochiamata con loro dandogli la notizia e ovviamente le magliettine per loro sono riservate nell'armadio. Torno a casa dopo dieci ore in studio, sono le nove di sera. Trovo Simona seduta sullo sgabello della penisola che rigira la forchetta nel piatto, accanto a lei un altro piatto coperto, il mio.*
S: -"Alla buon ora." *Mi dice senza degnarmi di uno sguardo. Mi avvicino abbracciandola da dietro.*
N: -"Scusami piccola, sai che questi mesi andrà così. Ma perchè stai seduta quissù? E' scomodo per te devi poggiare la schiena." *Sbuffa poggiando la forchetta.*
S: -"Niccolò io ho bisogno di te soprattutto in questi mesi e tu mi vieni a dire che andrà così? Ma che significa scusa? Che me la devo vedere da sola??" *Mi sbraita contro.*
N: -"Ho un tour da fare, non lo faccio per gioco! Pensi che mi piaccia non vederti tutto il giorno, tornare a casa tardi e trovarti sempre così arrabbiata? Ma ti rendi conto di cosa dici? Devo fare un tour negli stadi, è il sogno che mi porto dentro da quando ero bambino! Cosa dovrei fare, eh? Lasciare tutto? Non fare più il tour? Ok, se è questo che vuoi lo faccio! Però vallo a dire te a tutte quelle persone che aspettano da un anno l'arrivo di quelle date!" *Sono stufo, la sua gravidanza non deve essere un motivo per avere sempre ragione. Il tour è importante, non più di un figlio ma lo è. Sono comunque presente, poco ma ci sono, e sa bene che se mi chiama per qualcosa corro subito da lei lasciando lo studio. Salgo le scale andando in bagno per farmi la doccia quando la sento gridare.*
S: -"SEI SEMPRE IN STUDIO, NON MI PENSI MAI, TI CHIAMO SEMPRE IO E CENO SEMPRE SOLA!!! MI SONO SCOCCIATA NICCOLO'!" *Scendo furioso le scale avvicinandomi a lei.*
N: -"Cosa cazzo stai dicendo? Non ti chiamo mai?" *Rido nervosamente scuotendo la testa.*
N: -"Forse ti sei dimenticata che anch'io ho il lavoro dei miei sogni e sai benissimo quanto tempo mi porta via, hai già assistito agli impegni di un mio tour e sapevi benissimo che questo sarebbe stato più impegnativo! La devi smettere! Io ci sto male a starti lontano e a non passare le serate con te a vedere film ma sarà per un altro pò e non possiamo cambiare le cose! Non posso prendermi le ferie, mi dispiace. Non posso decidere di chiudere per qualche giorno, non si possono rimandare ste cose! Io ti sostengo sempre, spiegami perchè tu non lo stai facendo più con me!" *Rimane in silenzio fissando il pavimento. Pensavo avesse capito la cavolata che stava facendo, ma poi..*
S: -"Vai a casa di tua madre, voglio stare sola." *Mi immobilizzo sentendo quelle parole.*
N: -"Ma che stai a dì oh?"
S: -"VATTENE NICCOLO'! VOGLIO STARE SOLA!" *La guardo scuotendo la testa, prendo il giubbotto di pelle e sbatto la porta dietro me andando a casa di Adriano, non da mamma, farebbe troppe domande.*
A: -"Niccolò? Che è successo?" *Dico entrando in casa di Adriano. Mi butto sul divano sbuffando e stropicciandomi gli occhi.*
N: -"Ma che cazzo ho fatto? Boh!"
A: -"Se me spieghi te posso aiutà." *Sospiro guardandolo.*
N: -"Simona si lamenta che non sto mai a casa, le ho detto che deve essere paziente e lei mi grida contro come se volesse che abbandonassi tutto! Ma te pare normale?"
A: -"Nicco, lo sai che non è lei a parlare, so gli ormoni." *Mi alzo di scatto dal divano.*
N: -"Adrià gli ormoni fino a un certo punto, però è già un mese che fa così! Che cazzo, so umano anch'io!" *Dico per poi riserdermi.*
N: -"Me dai na birra per favore..."
*Si alza prendendo due birre, me ne scolo metà in un sorso, sono irritato al massimo, ho perso completamente la pazienza. Non ho manco mangiato e ho sonno. Adriano mi passa una coperta e mi stendo sul divano addormentandomi.*

Trova spazio dentro meWhere stories live. Discover now