CAPITOLO 104

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Pov's Niccolò
*Mi avvicino a Simona mentre parla coi ragazzi portandole una birra, scherziamo un pò coi suoi amici sul fatto che lei prima bevesse di più così lei li spintona ricevendo un abbraccio da parte loro. Hanno una bella amicizia nonostante siano distanti da un pò di tempo. Simona decide di raggiungere le ragazze lasciando noi ragazzi a conversare un pò.*
N: -"Allora ragazzi, che lavoro fate?" *Chiedo io per iniziare a prendere un pò di confidenza, sono molto sincero e un pò sono geloso, ma devo farlo per Simona. Infondo sono migliori amici da una vita, che timore posso avere?*
Ale: -"Io faccio il magazziniere per un'azienda di arredi."
M: -"Io il saldatore. Sono in un'azienda che costruisce cisterne per l'acqua." *Rispondono i due fratelli.*
A: -"Due lavori vecchio stile eh." *Dice Adriano facendoci sorridere.*
M: -"Beh si, diciamo che al sud ti devi attrezzare con ciò che hai. Quasi mai i ragazzi riescono ad esprimere o fare qualcosa che amano perchè le mentalità sono un pò... Come dire.. Antiche?"
Ale: -"Si esatto... Devi avere il coraggio di fare il passo più lungo della gamba, come ha fatto Simona." *Dice Alessio con un sorrisetto soddisfatto.*
Ale: -"Sono davvero orgoglioso di quella ragazza." *Se lo guardaste in faccia in questo momento capireste perchè sto iniziando ad innervosirmi. Come se nulla fosse, come se io non fossi qui, Marco continua a mettere il dito nella piaga.*
M: -"Pensare che poteva essere la tua ragazza!"
Ale: -"Beh, anche la tua!" *Dicono ridendo tutti e due, io sono letteralmente irrigidito, non so cosa stia frenando la mia voglia di prenderli a pugni.*
G: -"Che significa scusate?" *Chiede spiegazioni Gabriele vedendo la mia reazione, che sinceramente cambia poco rispetto a quella degli altri confusi anche loro.*
M: -"Beh, quando abbiamo conosciuto Simona lei aveva una cotta per Alessio e io ce l'avevo per lei. Ovviamente avendo un'amicizia come quella di ora Simona
venne a confidarmi la sua cotta così rimasi deluso dicendole quello che provavo io. La lasciai libera e tranquilla di potersi mettere con Alessio ma quando lei decise di dirglielo lui la rifiutò non essendo interessato. Ci sedemmo a tavolino tutti e tre, ne parlammo e decidemmo di mettere questa storia alle spalle dato che la nostra amicizia non poteva essere distrutta così." *Sono davvero innervosito, Simona non mi ha mai detto questo e tra l'altro loro ne parlano come se fosse normale dirlo al ragazzo della loro amica che non li conosce affatto! Chino il capo distraendomi dai loro sguardi, potrei ucciderli in questo momento. Sono ferito dentro perchè ho voluto mettere da parte la gelosia per Simona, non li conoscevo ed era normale un pò di gelosia, sarebbe passata col tempo. Ma sentire questo mi fa stare male.*
Ale: -"Nic scusaci, forse non dovevamo parlarne." *Dice guardando male suo fratello che ha fatto partire tutta questa storia.*
N: -"Forse.." *Rispondo io. Sto per riprendere a parlare quando sento una pressione sulla schiena, è Simona che mi lascia un bacio. Mi giro cercando di sorridere e l'abbraccio. Ora che si sono unite le ragazze continuiamo a parlare, Simona si è avvicinata ai fratelli e continuano a scherzare abbracciandosi diverse volte. Non riesco a reggere la pressione. Senza farmi notare faccio un passo indietro, mi giro verso il buffet, prendo una birra e mi dirigo dentro casa, in cucina. Mi appoggio al bancone e sbuffo dando dei colpetti su di esso dal nervoso. Perchè ho così paura di tutto? Perchè sono così geloso? Ma soprattutto perchè non lo sono mai stato così? Forse perchè ho capito che diamante raro ho tra le mani, che lo devo tenere stretto ma io non sono abbastanza per lei. La amo con tutto me stesso ma ogni passoavanti sembra sempre poco per me.*

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