CAPITOLO 118

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Pov's Niccolò
*E' passato un mese, siamo a metà settembre e io sto iniziando ad organizzare al meglio il mio tour per l'anno prossimo. Sono sempre più pieno di impegni, non vedo
la mia Wendy da una settimana e mi manca terribilmente. Il fatto di vivere distanti, lei a Roma in pieno centro e io a San Basilio, rende le cose più difficili perchè dopo ore in studio per me e ore in pasticceria per lei a nessuno dei due va di mettersi in macchina e raggiungere l'altro. Oggi sono libero e le farò una sorpresa, stasera la porto a cena nel posto del nostro primo appuntamento, da Gino. Sono le sei di pomeriggio, le scrivo un messaggio.*
CHAT NIC-SIMO
Peter 🌟: -Amore neanche stasera riusciamo a vederci, finirò tardi in studio... Non sai quanto mi manchi.-
Wendy 🥰: -..Niccolò però che palle, non ci vediamo mai!-
Peter 🌟: -Wendy lo so, ti prometto che domani passiamo un pò di tempo insieme, perdonami.❤️-
Wendy: -Eh va bene, speriamo.. 🤷🏽‍♀️-
Peter: -A te come va? Tutto ok?-
Wendy: -Si, sto finendo una torta per stasera.-
Peter: -Ok piccolè.. Ti amo lo sai vero?💖-
Wendy: -Si, lo so. Ti amo anch'io.💜-
FINE CHAT
*Dopo aver scritto a Simona mi faccio una doccia e mi vesto. Metto un camicia bianca con un pantalone nero, il profumo preferito di Simona, Paco Rabanne, e infilo le scarpe. Simona finisce verso le otto quindi voglio farmi trovare fuori alla pasticceria. Esco di casa e mi dirigo dal fioraio per prenderle delle rose. Mi rimetto nella mia BMW e rimetto in moto andando verso la pasticceria. Mi fermo davanti alla piazzetta dove si trova la pasticceria e aspetto poggiato sulla macchina con le rose
in mano. Vedo uscire Sveva e Andrea dalla pasticceria.*
Sv: -"Devi farti perdonare qualcosa, Peter Pan?" *Mi prende in giro Sveva, le faccio il dito medio mentre lei ride.*
N: -"Solo una settimana intera di impegni lavorativi, niente di che." *Rispondo facendo spallucce.*
Sv: -"Ok, mi raccomando. E' molto giù di morale per questo. Ci vediamo." *Dice lasciandomi un bacio sulla guancia e andando via. Vedo uscire Simona, mi batte
forte il cuore come se fosse il primo appuntamento. Chiude la serranda e va dalla parte opposta alla mia non avendo notato me.*
N: -"Non dovresti girare tutta sola sai?" *Dico io alzando un pò il tono della voce. Lei si gira, mi nota e sorride. Corre verso di me abbracciandomi forte ed io la sollevo
stringendola con un solo braccio dato che con l'altra mano mantengo i fiori. Le dò mille baci sul collo mentre lei affonda il suo viso nell'incavo del mio.*
N: -"Quanto mi è mancato il tuo profumo." *Le sussurro in un orecchio dolcemente riferendomi a quel suo solito profumo di more che porta addosso. La faccio scendere incrociando i nostri sguardi e lasciandole un bacio dolce ma profondo. Mi stacco porgendole i fiori e lei sorride con le lacrime agli occhi così le lascio un bacio su di essi per asciugarle.*
S: -"Non dovevi regalarmi dei fiori." *Dice lei con la sua solita ingenuità.*
N: -"Invece si, li meriti. E meriti le mie scuse, perciò ti porto a casa così ti cambi e ti porto da Gino." *Le si illuminano gli occhi e mi lascia un altro bacio.*
S: -"Pesce come il primo appuntamento?" *Domanda lei sorridendo.*
N: -"Due linguine con gli scampi, una bella frittura al centro e le cozze gratinate, come al primo appuntamento." *Dico io mettendole le mani sui fianchi lasciandole un bacio sul naso. Entriamo in macchina e andiamo a casa sua così da farla cambiare.*

Trova spazio dentro meWhere stories live. Discover now