CAPITOLO 134

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Pov's Simona
*Niccolò canta il suo inedito, ed ecco un dejavù. Ricordo ancora quella sera, quel 4 luglio, sotto al palco dell'Olimpico, sotto gli occhi di 64.000 persone quando cantò
quella meravigliosa canzone per me, ed ora sta facendo lo stesso. Solo che ora il contesto è diverso, ora la canzone cerca di riparare ciò che ci tiene in vita. Tenta di
riparare i nostri errori. Ovviamente le lacrime non tardano a scendere già dopo la prima strofa. "Ho bisogno di amarti, ma non come vuoi tu". Hai ragione Niccolò, abbiamo bisogno entrambi di questo. Abbiamo bisogno di noi e della nostra eterna giovinezza. Wendy ha bisogno di Peter, Peter ha bisogno di Wendy, ora più che mai. La parte finale mi mette i brividi con il coro gospel, che bastardo! Sa che è il genere di musica che adoro, anche lui ha usato il mio punto debole contro di me e c'è riuscito. Piango, piango infinitamente mentre Adriano mette un braccio attorno al mio collo baciandomi la testa, Niccolò sul palco che mi guarda soddisfatto mentre si prende tutti gli applausi e i complimenti che si merita. Mi rende sempre più orgogliosa, sempre più fiera di lui. Non si arrende mai ed è questa una delle qualità di Niccolò che mi ha colpito di più. Scende dal palco, rimaniamo lì fermi mentre sale la prima concorrente per cantare. Guardo Adriano, saltello su me stessa ma non resisto, scanso Adriano e corro verso l'uscita, dietro le quinte.*
A: -"Simo! Dove vai!" *Sento gridare Adriano ignorandolo. Corro, corro più forte che posso verso il camerino. Dopo aver percorso questo corridoio infinito arrivo davanti alla porta bussando, lui apre ed è senza maglietta, se la sarà tolta per cambiarsi.*
S: -"Sc-scusami... E' che.. Non..." *Mi fermo un attimo e respiro profondamente per riprendermi dal fiatone della corsa. Ingoio la saliva per poi riprendere fiato.*
S: -"Non potevo... Aspettare ancora fino alla fine della puntata.. Niccolò, Niccolò io...." *Non faccio in tempo a parlare che lui con un sorrisetto spavaldo poggia le
sue mani sul mio viso tirandolo a sè e coinvolgendomi in un lento bacio. Mi lascio andare poggiando le mani sui suoi fianchi. Quanto mi erano mancate le sue labbra,
le sue mani calde su di me. All'improvviso scompaiono tutte le mie insicurezze, tutti i dubbi su di lui. Lo amo, lo amo tanto e non voglio avere nessun altro se non lui al mio fianco. Ci stacchiamo dal bacio e poggiamo le nostre fronti una contro l'altra senza muovere le mani da dove le abbiamo.*
N: -"Ho sognato questo momento tutti i giorni da quando mi hai lasciato." *Dice lui facendo cadere una piccola lacrima sulla sua guancia. L'asciugo con un pollice
e sorrido guardandolo emozionata.*
S: -"Io non ti ho lasciato però."
N: -"Daje, na pausa, ma che è? E' na mandrakata pe dì gentilmente "Ehi, ti sto lasciando"." *Dice con un sorrisetto.*
S: -"Hai davvero usato Gigi Proietti per dirmi che ti ho imbrogliato con le parole?" *Dico io ridendo di gusto. Lui scoppia a ridere dopo di me accarezzandomi una guancia.*
N: -"Si. Non so che cazzo c'entra ma si." *Sorridiamo ancora guardandoci come bambini. In questo momento ho ritrovato il nostro vero amore, ciò che ho sempre
provato stando con lui. La sensazione di sentirmi sempre felice, sempre bambina, sempre a mio agio. In questo momento è tornata quella famosa bolla che racchiude solo noi due isolandoci dal mondo, Peter e Wendy sono di nuovo insieme, il tempo ci ha dato le risposte e per fortuna sono quelle che volevamo. La nuova canzone dice "Ho bisogno di una risposta, sole che esca nella tempesta" e finalmente il sole sorge di nuovo tra di noi.*
S: -"A proposito, anch'io ho bisogno di amarti. Per sempre." *Sorridiamo guardandoci negli occhi intensamente mentre lui continua ad accarezzarmi.*

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