CAPITOLO 183

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Pov's Niccolò
*Vedere quel fagiolino lì nell'ecografia è stato emozionante. Voi non ci crederete, ma siamo tornati da poco a casa e mentre Simona è sotto la doccia io continuo a fissare l'ecografia e a sorridere come un ebete accarezzandola. Sapevo che diventare padre fosse un emozione forte, ma non pensavo di provarla così.*
S: -"Che stai facendo?" *Mi giro di scatto per lo spavento, vedo Simona che scende le scale col suo pigiamone che la trasforma in un panda. Avete presente no? Quei pigiami a tutone col cappuccio. Ecco, lei ne ha tre. Povero me. Sorrido mentre mi raggiunge per poi rivolgere di nuovo lo sguardo all'ecografia.*
N: -"Ancora non ci credo." *Le dico mentre si siede accanto a me poggiando il mento sulla mia spalla.*
S: -"Nemmeno io." *Si sposta incrociando le gambe e guardando in basso.*
N: -"Ehi, che hai?"
S: -"Nic... Sei sicuro di volerlo? Perchè se non lo vuoi.. Siamo ancora in tempo." *Spalanco gli occhi, chiudo l'ecografia e mi volto verso di lei.*
N: -"Cosa? No no no, ma che stai dicendo? Amore mio, questo è il dono più bello, io non vedo l'ora di riempire il nostro bambino o la nostra bambina di coccole, di abbracciarlo, di baciarlo e di viziarlo. Ok, forse l'ultima no, un pò meno." *Dico tenendole il viso tra le mani e tentando di strapparle un sorriso. Ci riesco per fortuna, poggia la mano sulla mia che è ancora sul suo viso e annuisce.*
S: -"Si, hai ragione."
N: -"Simo... Non è che sei tu che non lo vuoi?" *Le chiedo vedendola ancora incerta.*
S: -"Cosa? No, assolutamente. Amo già questo bambino, ho solo un pò paura." *Faccio un sorrisetto lasciandole un bacio, poi l'abbraccio forte.*
N: -"Ho paura anch'io, una paura fottuta. Ma è normale, è tutto nuovo. Vedrai che saremo bravissimi, ok?"
S: -"Si, saremo i migliori!" *Mi dice sorridendo.*
N: -"Brava amore mio! Così ti voglio!" *Ridiamo come due bambini. Poi torno serio fissando i suoi grandi occhi blu.*
N: -"Ti amo Wendy."
S: -"Ti amo anch'io Peter." *Mi alzo dal divano per andare a prendere un pò d'acqua. Voglio far entrare vibrazioni positive a Simona, sembra davvero spaventata da tutto ciò e non voglio che per lei diventi un trauma. Voglio farla distrarre.*
N: -"Amore, ti faccio una proposta che non puoi rifiutare." *Le grido dalla cucina.*
S: -"E se non la posso rifiutare che me la fai a fare!" *Risponde lei ridendo, beh in effetti.*
N: -"Andiamo a mangiare da Gino, passeggiata al lungotevere e poi andiamo sulla nostra collina a goderci il panorama, eh?" *Si gira di scatto per guardarmi, sfoggia uno dei suoi sorrisi più belli e batte le mani dalla felicità.*
S: -"SIIIIII!!! Digli a Gino che voglio un'orata." *Rido mettendomi una mano sul viso.*
N: -"Maledette voglie!" *Dico continuando a ridere.*
S: -"Lo sai che le dovrai soddisfare tutte le volte, anche di notte? Se no divento una bestia!" *Dice lei, mi avvicino lentamente con le mani dietro la schiena.*
N: -"Ah si? Una bestia? E io scateno la mia arma migliore!" *Dico iniziando a farle il sollettico. Ride a crepapelle pregandomi di fermarmi.*
N: -"Me so fermato solo per mio figlio/mia figlia, se no potevi pregarmi altre dieci ore!" *Ridiamo tutti e due fino allo sfinimento, poi ci andiamo a preparare e usciamo di casa.*

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