CAPITOLO 44

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In quel momento sentiamo lo scatto di una fotocamera, ci giriamo e troviamo Sveva a fare una foto.*
Sv: -"Scusate, eravate così carini! E poi.. beh, era un modo per far vedere agli altri che sei con noi..... Di nuovo.. Ah comunque se volete la cena è pronta!" *Ci dice Sveva entrando in camera.* S: -"Io.. Scusatemi ma io non ho fame." *A questo punto Niccolò e Sveva si guardano e sospirano, Sveva si volta verso me e dice.*
Sv: -"Tesoro, da quanti giorni non mangi? Avrai perso almeno 10kg." *Cerca di essere dolce ma è severa comunque, lo so ha ragione ma non è facile.*
S: -"Non mi interessa Sve, non mi interessa più di nulla ormai. Non mi interessa della mia stupida vita, non mi interessa di mangiare e neanche della pasticceria!"
*Sbotto senza rendermi conto delle parole fuoriuscite dalla mia bocca.*
Sv: -"Niccolò.. Ci lasceresti un attimo sole?"
N: -"Si si, certo, vi aspetto di là." *Niccolò esce dalla stanza e la mia amica mi guarda con uno sguardo misto tra preoccupazione e rabbia.*
Sv: -"Che ti è preso eh? Che ti è successo? Ti ho sempre detto di dirmi tutto, ci siamo promesse di esserci sempre l'una per l'altra, ho rispettato il tuo desiderio di non cercarti ma DUE MESI SIMO! SAI QUANTI SONO DUE MESI? Hai mentito a tutti, la cosa peggiore è che hai mentito a tua madre che ora sarà
agitatissima per tutto ciò! Perchè non mi hai detto che era tornata?" *Dice lei riferendosi alla depressione.*
S: -"Cosa dovevo fare?? Cosa eh? Venire da voi e dire "Hey ragazzi, sono tornata ad essere una depressa del cazzo!". Sai quanto costa tutto questo per me?? Sai quanto mi ha fatto male mentirvi, mentire alle persone che cercano sempre di proteggermi e farmi stare bene? E tutto questo per cosa? Per una depressa che non si accontenta mai nella vita! Voglio farla finita, basta, così non darò più fastidio a nessuno!" *Urlo io in camera. Sono sicura che i ragazzi qui fuori stiano
origliando. Vedo gli occhi di Sveva lacrime e, come volevasi dimostrare, la porta si apre e compaiono i ragazzi, tutti con le lacrime agli occhi. Inutile dire che io stavo già piangendo dall'inizio del dialogo con Sveva. *Rimaniamo tutti zitti a fissarci, fin quando io mi giro di scatto e mi butto a terra rimanendo in ginocchio iniziando a singhiozzare per il pianto. Sento immediatamente due braccia sopra le mie spalle che mi abbracciano forte, le riconosco subito sono quelle di Valerio,
appoggio le mie mani sulle sue braccia e vedo le mie lacrime bagnarle del tutto.*
V: -"Piccola cimice, ti prego smettila di dire così. Ogni tanto va così e tu lo sai, ma non può piovere per sempre. A volte ci sono così tante nuvole che non riesci più a vedere nulla ma tu il sole non lo vedi perchè lo porti a tutti noi col tuo sorriso. Sei sempre riuscita ad aiutare gli altri anche quando sei stata male
e lo continui a fare perchè a te non interessa se nevica, grandina o diluvia, tu il sole lo porti ovunque." *Quando Valerio dice queste parole butto la mia testa all'indietro per appoggiarmi su di lui, mi giro lentamente e lo abbraccio anch'io. A questo punto tutti si abbassano verso noi.*
A: -"Ti prego Simona, ora permetti a noi di essere il tuo sole. Permettici di aiutarti e di portarti a casa." *Dice Adriano accarezzandomi la schiena.*

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