CAPITOLO 189

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Pov's Simona
*Dopo aver fatto arte e mestieri sul muro di casa ci andiamo a cambiare. Ormai quella stanza è diventata il mondo di Peter Pan. La parete alle spalle della poltroncina del pianoforte ha tutti i riconoscimenti musicali di Niccolò: dischi d'oro, di platino, visualizzazioni su youtube.. Al lato sinistro la finestra col balconcino, al lato destro una libreria con CD, DVD, libri e altro e ora, difronte, il disegno di Peter e Wendy che ho fatto stamattina. E non dimentichiamo la statuetta di questi ultimi poggiata sul piano. Tra questi pensieri ho finito di prepararmi, ho messo un vestito che arriva al ginocchio tipo tubino, ma largo. La mia pancetta inizia a vedersi, chissà cosa succederà stasera. Speriamo la prendano tutti bene perchè saremo un bel pò di persone e non vorrei fare una figuraccia. Usciamo di casa e andiamo in aereoporto per prendere mamma, papà e Alessandro. Annarita, mia cognata, non è potuta venire a causa del lavoro. Entriamo in aereoporto e aspettiamo che la mia famiglia esca. Dopo dieci minuti vedo la porta aprirsi e loro sono tra i primi ad uscire, corro da loro abbracciandoli, quando mi stacco anche Niccolò li saluta con un abbraccio. Andiamo in macchina e decidiamo di tornare a casa, mamma e papà vogliono vedere la casa e poi li porto nella nuova pasticceria. A proposito, i lavori sono terminati e la settimana prossima faremo l'inaugurazione a cui purtroppo loro non potranno assistere.*
MS: -"Allora, come va?" *Chiede mamma mentre siamo in macchina.*
S: -"Siamo davvero stressati, tra il trasloco da Niccolò, la casa da pulire, i lavori alla pasticceria ad uscire matta con i muratori, i mobili che sono arrivati in ritardo e..." *Mi fermo di scatto, stavo per parlare della gravidanza.*
PS: -"E...?" *Guardo Niccolò che si gira guardandomi due secondi poi ritorna concentrato sulla strada.*
S: -"E la pasticceria a Roma.. Perchè vado ancora lì ogni tanto per dei documenti.." *Invento lì sul momento, per fortuna ci cascano. Arriviamo davanti al cancello di casa che Niccolò apre entrando con la macchina. Entriamo in casa e mamma rimane a bocca aperta nel vedere quell'open space che ha sempre sognato. Papà impazzisce per il camino che vede subito all'angolo del muro, già acceso da Niccolò prima di uscire di casa. Vi chiederete se siamo pazzi a lasciare il camino acceso e uscire, ma l'ha fatto solo perchè era roba di poco tempo. Alessandro subito esce in giardino sedendosi sul divanetto.*
Al: -"Mo vengo, fatemi fumare che non fumo da due ore!" *Dice così alzo il pollice come approvazione, anche se vorrei che non fumasse più, come vorrei che lo facesse anche Niccolò. Però da quando abbiamo scoperto del bambino fuma pochissimo, come sostituzione si è comprato un iQuos, alla vaniglia perchè per le nausee è uno dei pochi odori che amo sentire. Saliamo al piano di sopra e mostro la nostra camera, il bagno, la lavanderia, la stanza dove dormiranno loro con dei materassi gonfiabili e poi la stanza del piano dove mia madre rimane commossa nel vederla.*
MS: -"Ma quant'è bella questa stanza! Si vede che ci abita mia figlia, fissata con la Disney." *Dice dandosi una manata in faccia così ridiamo.*
N: -"Marì io so peggio!" *Ribatte Niccolò alimentando le risate.*
S: -"Dai, andiamo in pasticceria." *Usciamo di casa e a piedi raggiungiamo la pasticceria.*
PS: -"Cavoli, che bei colori hai scelto!" *Dice mio papà non appena entriamo, sorrido a quel complimento.*
N: -"Bella vero? Sono sempre più fiero di questa ragazzetta!" *Dice Niccolò mettendomi un braccio attorno al collo per abbracciarmi. Dopo un giro d'ispezione tra i tavolini e il laboratorio usciamo per tornare a casa e pranzare.*

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