CAPITOLO 171

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Pov's Simona
*Siamo appena arrivati a casa di Valerio, entriamo nel portone e suoniamo il campanello. Appena mia zia apre la porta vengo sopraffatta dall'odore dell'arrosto, mia
zia lo fa pieno di spezie ed è meraviglioso, ma questa volta l'odore mi dà nausea. Più vado avanti più è peggio, se sento odori troppo forti. Grazie al cielo è una nausea leggera per cui riesco a controllarla.*
S: -"Buonasera zietto!" *Dico entrando in cucina trovando zio Luigi col grembiulino a spennellare la loro salsa speciale sulla carne. Trattengo una risatina quando
si gira verso di me col pennello in mano.*
ZS: -"Amore mio! Viè qua fatte abbraccià!" *Abbraccio mio zio che mi passa il pennello zuppo di salsa sotto il naso, ed eccola di nuovo la nausea. Trattengo il respiro staccandomi da lui e sorridendogli, devo scappare da questa cucina. Torno in salotto aiutando mia zia a mettere la tovaglia mentre Niccolò e Valerio parlano sul divano.*
N: -"No ma che stai a dì, quello era fallo netto!"
V: -"Ma dai no, devi essere obbiettivo, non l'ha manco sfiorato!"
S: -"Di che parlate?" *Dico intrufolandomi e sedendomi fra i due.*
N: -"Della partita della Roma di ieri."
V: -"Il tuo ragazzo non capisce nulla di calcio." *Dice Valerio dandosi una mano sulla faccia.*
N: -"Ma statte zitto coso!" *Rido vedendoli bisticciare poi li abbraccio entrambi tirandomi verso di me.*
V: -"Che è successo Simò?"
N: -"Infatti amò, come mai così dolce stasera?"
S: -"Ma io sono sempre dolce!" *Dico facendo spallucce mentre loro scoppiano a ridere. Incrocio le braccia facendo la finta offesa e Niccolò mi sbaciucchia tutta la
faccia.*
V: -"Finitela! Mamma mia siete vomitevoli!" *Valerio non è mai stato un romanticone, ma sono sicura che quando troverà la ragazza per lui si scioglierà. Zia ci chiama a tavola così ci sediamo attorno al tavolo. Prendo un pezzo di carne mangiandolo a sforzo, ho troppa nausea ma non voglio darlo a vedere, non voglio far preoccupare nessuno. Finisco quel pezzettino tra le chiacchiere varie. Nessuno si è accorto di quanto poco ho mangiato, tranne mia zia che mi fissa.*
ZS: -"Simo, mi aiuti col dolce?" *Mi dice così annuisco raggiungendola in cucina. Poggio i piatti sporchi nel lavandino, mi giro trovando mia zia a un centrimetro da me.*
S: -"Zia, che ansia!" *Dico poggiando una mano sul cuore.*
ZS: -"Allora, mi devi dire qualcosa?" *Dice incrociando le braccia.*
S: -"Mmh no zia, perchè?" *Mi guarda storto continuando a parlare.*
ZS: -"Ho visto la tua faccia nauseata quando sei arrivata, e ora hai mangiato un pezzettino di carne sforzandoti." *Sospiro guardandola, è una seconda mamma e capisce sempre tutto.*
S: -"Non lo so zia, sono talmente stressata che non riesco più a mangiare e gli odori forti mi nauseano. Non vedo l'ora di finire sti lavori!" *Dico sfregandomi la fronte con le dita.*
ZS: -"Devi stare più tranquilla, così ti ammazzi." *Annuisco a mia zia lasciandole un bacio sulla guancia. Torniamo in salotto con il ciambellone al cioccolato. Al contrario della carne, questo odore è meraviglioso per le mie narici, infatti mi mangio tre pezzi. Stiamo altri dieci minuti per poi tornare a casa.*
N: -"Grazie dell'ospitalità come sempre." *Dice Niccolò mentre usciamo da casa dei miei zii, saluto a mia volta tutti quanti e torniamo a casa nostra.*

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