CAPITOLO 185

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Pov's Niccolò
S: -"Amò, posso farti una domanda?"
N: -"Dimmi piccolè."
S: -"Qual è la cosa più bella che ricordi di me?" *Sorrido a quella domanda lasciandole un bacio sui capelli.*
N: -"Adoro tutti i momenti passati con te amore. Ma quello che amo di più è il giorno in cui ti ho conosciuta, il giorno del mio compleanno. Quando entrasti con la mia torta nel mio salotto, eri timidissima e goffa!" *Dico ridendo seguito da lei, dalla sua risata.*
N: -"Ma non mi soffermai molto sulla torta, notai subito i tuoi occhi blu e quanto cazzo eri bella!"
INIZIO FLASHBACK
*Valerio mi richiama vicino a se e vedo dalla mia cucina uscire una figura femminile con una torta enorme, ma se devo essere sincero la torta è secondaria, perchè i miei occhi si soffermano su questa ragazza. Ha la carnagione e i capelli scuri, quasi neri, e sono queste due caratteristiche che fanno spiccare ancor di più la terza: i suoi meravigliosi occhi blu.*
..........
V: -"Nic, ti volevo presentare una persona. Lei è mia cugina ed è l'artefice della tua torta."
S: -"Ciao, p-piacere, Simona." *Dice lei molto timidamente passandomi un pezzo di torta, che dolce che è.*
S: -"Questa è per te, il festeggiato mangia il pezzo più grosso." *Le sorrido e posso vedere le sue guance diventare bordeaux.*
N: -"E' davvero un piacere conoscerti Simona, la tua torta mi ha lasciato a bocca aperta. Però mo devo vede se è bona!"
FINE FLASHBACK
N: -"Quando mi avvicinai per parlarti forse mi sentivo più in imbarazzo io, non mi era mai successo con una ragazza, ma non so .. Avevo paura di sbagliare a dirti qualcosa perchè già avevo capito che mi avresti fatto perdere la testa e volevo essere perfetto ai tuoi occhi.. E poi quel momento fuori in giardino a fissare le stelle.. Mortacci tua, faceva un freddo cane!" *Dico così lei ride a crepapelle ricordando quella sera.*
INIZIO FLASHBACK
S: -"Ti piacciono le stelle? Io le guardo ogni sera riflettendo." *Questa ragazza mi confonde, fino a poco fa non cacciava parola, ora mi parla come se mi conoscesse da sempre.*
N: -"Se mi piacciono? Le adoro! Soprattutto quando sono così luminose."
S: -"Mia mamma per i miei 18 anni ha dato il mio nome a una stella, ma ora non ho le coordinate per dirti qual è." *Dice, che regalo prezioso da fare a una figlia.*
N: -"Secondo me è quella lì, la più spenta e fragile."
S: -"Perchè proprio quella? Ci sono tante altre stelle!" *Dice lei alzando un sopracciglio ed io rido a quella vista.*
N: -"Statte calma, solo perchè rispecchia ciò che provi in questo momento, anche se non so cosa sia si percepisce che c'è qualcosa che non va."
......
S: -"Posso rimanere a guardarle un altro pò? Mi rilassa."
N: -"Solo se posso farti compagnia."
........
N: -"E quando ti senti sola riempi la mente.." *La guardo facendole una smorfia e incitandola a continuare.*
S: -"...Alza gli occhi nel cielo, rinchiuditi sempre.."
N/S: -"Tra l'eleganza delle stelle."
FINE FLASHBACK
*Si solleva dal mio petto e si gira afferrandomi le mani.*
S: -"Non avevi bisogno di essere perfetto ai miei occhi. Per me sei sempre stato perfetto, da quando ho iniziato ad ascoltare la tua musica. Ora lo sei in un altro aspetto, molto più importante." *Mi accarezza il viso, afferro la sua mano e la riempio di baci.*
N: -"Avanti su, adesso voglio sapere il ricordo più bello che hai di me!" *Dico ricambiando la sua domanda. Guarda in alto pensierosa e poi scoppia a ridere.*
N: -"Che è? Perchè ridi?"
S: -"I ricordi più belli che ho sono quelli più divertenti, tipo la corsa vicino al Colosseo bagnati fradici per il diluvio improvviso!" *Scoppio a ridere anch'io ricordando quella giornata.*
S: -"Oppure quella volta al parcheggio che eri seduto sul muretto e te ne andasti all'indietro cadendo per ridere." *Continuiamo a ridere come i matti, abbiamo le lacrime agli occhi mentre lei continua ad elencare tutte le cazzate fatte insieme, sia da amici che da fidanzati. Questi momenti sono i miei preferiti assolutamente. Quando riusciamo a riprendere fiato mi guarda trattenendo un'altra risata, poi diventa seria tenendo solo un mezzo sorrisetto sulle labbra ma avendo ancora le guance rosse per le grosse risate.*

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