CAPITOLO 51

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Pov's Niccolò
*Fin quando non inizia a tossire e a sputare l'acqua ingerita in mare. Apre gli occhi e ci guarda. Di primo istinto l'abbraccio forte e in mezzo al sollievo di tutti noi lei, con la sua voce sottilissima..*
S: -"S-si-siete d-di nuovo qu-qui. Siete di nuovo qui." *Dice scoppiando a piangere e nascondendosi sul mio petto tra le mie braccia.*
Sv: -"Tesoro che significa siete di nuovo qui? Non ce ne siamo mai andati, siamo sempre qui con te."
S: -"Io però non c'ero più." *Dice facendoci pietrificare.*
V: -"Che significa che non c'eri più? Che vuoi dire?" *Chiede Valerio incuriosito dall'affermazione.*
S: -"Io ero lì. Ho visto la luce bianca e poi c'erano persone ad accogliermi... Nonno e Daniele erano in prima fila."
*Dice singhiozzando a causa del pianto.
L'avevamo persa, era andata via. L'ho lasciata sola in mare e le ho permesso di fare tutto ciò.*
S: -"Sc-scusatemi, vi ho fatto preoccupare di nuovo.. H-ho cercato di farla finita e ce la stavo facendo, chi mi ha aiutata?"
V: -"Niccolò... Di nuovo.." *Dice Valerio sorridendole, anche se io non so ancora cosa intendono con "di nuovo".*
Pov's Simona
*Di nuovo, di nuovo lui, mi ha salvata di nuovo. Questo ragazzo è la mia salvezza, in ogni modo riesce sempre a salvarmi, lo ha sempre fatto con la musica e ora? Ora addirittura è qui davanti ai miei occhi e mi ha salvato. Mi ha calmato l'attacco di panico ieri e mi ha salvato dall'annegamento. Lo guardo intensamente e poi mi fiondo tra le sue braccia. Non servono parole, non serve nulla. Non so come ringraziarlo, non so davvero come ricambiare. Gli devo la vita, gli devo tutto.*
N: -"Andiamo dentro, ti prenderai un raffreddore o chissà che altro così." *Dice il solito ipocondriaco. Alzandomi guardo Sveva e l'abbraccio forte, lei piange sulla
mia spalla.* Sv: -"Non lo fare più! MAI PIU'!" *Dice stringendomi più forte. Poi vado da Adriano e Valerio e li abbraccio tutti e due, quest'ultimo mi lascia un bacio
tra i capelli bagnati.* V: -"Tu hai deciso che devo avere sempre ansia con te eh." *Dice in modo ironico per farmi sorridere. Torniamo dentro e ci facciamo tutti una bella doccia, io sono la prima a farla, avendo due bagni anche Niccolò ha finito. Prendo il phon e vado in camera così da poter fare entrare Sveva. Mi siedo ai piedi del letto e accendo il phon. Mentre asciugo i capelli chiudo gli occhi e sento delle lacrime rigare il mio viso. Ho visto mio nonno, ho visto Daniele. Erano davanti a me, erano così reali. E tutte quelle persone, quegli angeli, quella luce bianca di sfondo. Ero lì ma un eroe non abbandona mai chi è in difficoltà. Lui mi ha tirata fuori di lì. Apro gli occhi e vedo proprio lui, Niccolò, appoggiato alla porta che mi fa un sorrisetto.*
N: -"Posso asciugarteli io?" *Mi chiede indicando il phon. Io annuisco e gli sorrido. Lui si siede dietro di me, afferra il phon e inizia a toccarmi delicatamente i capelli per asciugarli. Non parliamo, sentiamo solo il rumore del phon che rimbomba nella stanza. Dopo 5 minuti abbondanti dalla mia bocca esce una semplice parolina.*
S: -"Grazie." *Dico con tutta la sincerità che posso avere. Lui spegne il phon, lo appoggia sul letto, spalanca le gambe e prendendomi dai fianchi mi trascina tra di esse. Mi abbraccia forte facendo appoggiare la mia schiena sul suo petto e sussurra nel mio orecchio.* N: -"Io farei di tutto per la mia Wendy."

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