CAPITOLO 141

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Pov's Simona
*Esco dalla pasticceria un pò prima per poter fare la spesa. Stasera voglio fare una bella cacio e pepe. Ho preparato una torta per stasera, si chiama torta nocina. Ha il pan di spagna al cacao, crema al latte e noci. Ho chiesto a Sveva di portarla a casa mia quando chiude. Appena entro in macchina mi squilla il telefono. Eccolo qui, il mio Peter.*
CHIAMATA SIMO-NIC
S: "Ti manco già eh?"
N: "Sinceramente? Si. Sei in pasticceria?
S: "Sono andata via un pò prima per fare la spesa. Mi raggiungi?"
N: "Arrivo amò."
S: "Ok, ti aspetto."
FINE CHIAMATA
*Metto in moto e mi dirigo al supermercato. Oggi ho avuto una risposta importante che aspettavo, non vedo l'ora di dirlo a tutti, soprattutto a Niccolò. Arrivo sul posto, aspetto cinque minuti e vedo arrivare anche Niccolò. Esce dalla macchina sorridendomi mentre mi viene incontro.*
N: -"Buonasera piccolè." *Mi dice poggiando una mano dietro la mia schiena e baciandomi. Sorrido a quel nomignolo, è il primo che mi ha dato, quando ancora non
stavamo insieme. Prendo il carrello ed entriamo nel supermercato.*
S: -"Allora amo, facciamo la cacio e pepe?"
N: -"Mmmh bona!"
S: -"Perfetto. Allora prendiamo tutto l'occorrente... Che dici, facciamo una pizza rustica? Prosciutto e mozzarella." *Domando. Vedo i suoi occhi illuminarsi mentre mi lascia un bacio sul naso.*
N: -"Amò, quanto ti amo te l'ho mai detto?" *Risponde facendomi sorridere. Prendiamo tutti gli ingredienti, ho preso anche un pò di frutta. Ci dirigiamo alla cassa e ci mettiamo in fila. Durante la fila sento una mano che mi bussa sulla spalla. Mi giro e trovo Valerio, il fratello di Niccolò, che poggia un dito sulle sue labbra per farmi zittire dato che Niccolò non l'ha notato. Si avvicina lentamente per poi gridargli nell'orecchio.*
V: -"AO MA CHE STAI A FA'!"
N: -"A VALE' MA LI MORTACCI TUA! CHE SPAVENTO! COGLIONE!" *Esclama girandosi e saltando in aria Niccolò mentre io rido a crepapelle con suo fratello.*
N: -"Te sei stronza, come a lui!" *Dice guardandomi male così lo abbraccio.*
S: -"Valè, mi sa che il cuore a momenti gli scoppia." *Dico continuando a ridere.*
N: -"E te credo! Mo me serve la macchinetta, porca troia!" *Dice alterandosi.*
S: -"Nicco ma che macchinetta! E' normale tu abbia il cuore accellerato, ti sei spaventato!"
V: -"Maledetta ipocondria eh."
N: -"Te statte zitto... Che stai a fa' qua?" *Chiede Niccolò mentre gli accarezzo il braccio per calmarlo.*
V: -"Che se fa qua? Sto facendo la spesa con mamma." *Risponde Valerio infatti vediamo arrivare Anna con un pacco di farina tra le mani.*
MN: -"Apposto, ho finito." *Dice poggiandolo nel carrello. Alza lo sguardo verso di noi così agito la mano per salutarla.*
MN: -"Simona! Oddio, ma allora state ancora insieme!" *Dice abbracciandomi forte, che carina.*
S: -"Si Anna, abbiamo chiarito." *Dico sorridendo. Lei commossa mi abbraccia ancora.*
MN: -"Questo ragazzo è tosto, gli ho detto mille volte di non farti scappare, testardo!" *Continua Anna guardando Niccolò che ora si gratta la testa.*
MN: -"A proposito.. Visto che siete insieme di nuovo.. Gliel'hai chiesto?" *Dice a Niccolò, li guardo non capendo di cosa stanno parlando.*
N: -"No mà... Amo, stai con noi a Natale, vero?" *Mi chiede con gli occhi da cucciolo, sorrido e annuisco così sorride anche lui.*
S: -"Però solo al pranzo, la vigilia devo stare a casa di Valerio. Vieni, vero?" *Ricambio io la sua domanda.*
N: -"Certo che si!" *Una volta finita la fila, usciamo tutti insieme dal supermercato. Ci salutiamo e io e Nicco ci dirigiamo a casa mia con le nostre macchine.*

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