CAPITOLO 61

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Pov's Simona
V: -"A zi, che questa volta ce sto io che so cresciuto un bel pò dall'ultima volta, mangio parecchio eh." *Dice Valerio e noi ridiamo. Mio padre lo abbraccia e gli sussurra qualcosa nell'orecchio ma che io essendo vicina comprendo molto bene. Gli ha detto grazie e gli ha chiesto di starmi vicino. Valerio di rimando sorride e gli risponde.* V: -"Penso che adesso la responsabilità se la possa prendere lui." *Dice indicando col capo Niccolò che è intento a parlare con mamma e Alessandro. Mio padre spalanca gli occhi non capendo, ma poi vede Valerio sorridere e capisce tutto. Mi sorride come se approvasse.*
Sv: -"Grazie per l'ospitalità, mi dispiace non poter rimanere ancora."
MS: -"Grazie a voi ragazzi, non smetterò mai di ringraziarvi abbastanza. Grazie soprattutto a te Niccolò."
N: -"Io faccio solo ciò che sente il mio cuore, a volte ce sto male ma a volte faccio la cosa giusta, e salvare vostra figlia è la cosa più giusta che io abbia mai fatto." *Dice sorridendo a mia madre. Usciamo di casa ed entriamo in ascensore, mentre scendiamo vedo Adriano che mi guarda sorridendo vedendo la mia faccia più rilassata quindi lo abbraccio. Hanno fatto tantissimo per me. Arriviamo in cortile e apro il cofano della macchina per metterci il borsone con il merch di Niccolò.*
S: -"Ragazzi posso fare un'ultima tappa velocissima?"
V: -"Dove vuoi andare, da Alessio?" *Chiede Valerio azzardando un nome a caso per indovinare.*
S: -"No no, Alessio è a lavoro e poi verrà l'ultima settimana di luglio a trovarmi.." *Allora Valerio afferra subito il concetto, mi fa un sorrisetto e dice.*
V: -"Annamo và, fai strada." *Con lo sguardo dubbioso di tutti ci mettiamo nelle macchine. Dopo cinque minuti arriviamo a destinazione. Dove siamo? Beh, sono qui a Bari, non potevo non passare due minuti da Daniele. Arrivati davanti al cimitero scendiamo tutti dalla macchina, gli dico di aspettare fuori se non volevano entrare e loro annuiscono accendendosi una sigaretta. Mentre mi dirigo all'entrata sento prendermi il polso, mi giro trovando Niccolò.*
N: -"Posso .. Ecco io.. Posso venire a conoscerlo?" *Mi chiede con timidezza come se fosse quasi una vergogna per lui farlo. Sul mio viso spontaneamente spunta un sorriso a 32 denti. Annuisco e afferro la mano che lui aveva appoggiato sul mio polso trascinandolo all'interno del cimitero.
Dopo aver comprato un girasole, fiore preferito da entrambi, raggiungiamo la lapide di Daniele ed io mi siedo su, come ho sempre fatto. Accarezzo la foto di Daniele e gli lascio un bacio su.*
S: -"Ciao fratellone, da quanto tempo." *Dico sentendo già i miei occhi inumidirsi.* S: -"Quante cose sono cambiate nella mia vita che vorrei raccontarti. Ora sono a tutti effetti una romana sai? Ho realizzato il mio sogno. Quanto ti sarebbe piaciuta la mia pasticceria.. La nostra pasticceria, perchè è grazie a te se è nata, l'idea era tua ed ora dovevamo dirigerla insieme, ma ti prometto, ti giuro che per te la terrò viva, per sempre." *Dico ormai inondata dalle lacrime, alzo lo sguardo e ricordo che Niccolò è dietro me, lo guardo e vedo che anche lui è con gli occhi lucidi. Cerco di asciugarmi un pò le lacrime per poi continuare a parlare..*

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