CAPITOLO 172

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Pov's Niccolò
*Rientriamo in casa e Simona corre in bagno, nuovamente per vomitare. Le vado dietro dopo aver poggiato il giubbotto sul divano, salgo di corsa le scale ed entro
in bagno tenendole i capelli.*
N: -"Amò non è normale sta cosa, domani si va dal dottore eh." *Le dico mentre si alza dal pavimento e si sciacqua il viso.*
S: -"Amò ti ho detto che sto bene! E' stress sicuramente." *Replica lei innervosendosi.*
N: -"Non mi interessa ciò che hai detto, domani ci andiamo e basta!" *Sbuffa nervosa andando in camera.*
S: -"Quindi non ti interessa ciò che dico? E' così che stanno le cose?" *Metto le mani sugli occhi strofinandomi la faccia, poi sbuffo anch'io.*
N: -"Perchè fraintendi sempre ciò che dico?!" *Si mette nel letto incrociando poi le braccia. Mi siedo accanto a lei mentre sposta lo sguardo per non guardarmi. Avvicino la mia mano e le accarezzo i capelli.*
N: -"Questa cosa va avanti da troppo per essere solo stress, io mi preoccupo solo per te." *Mi guarda con gli occhi lucidi per il nervoso, poi sospira e si tuffa sul mio
petto.*
S: -"Hai ragione, scusa."
N: -"Ti scuso solo se mi prometti che ci andrai." *Alza lo sguardo e le sorrido, annuisce facendo anche lei mezzo sorriso.*
S: -"Te lo prometto, però non domani, devo andare in pasticceria a far firmare delle carte ai ragazzi per la gestione."
N: -"Va bene. Ora sta tranquilla, vado a farti una camomilla ok?"
S: -"Si, grazie amore." *Le lascio un bacio sulla fronte e scendo a prepararle la camomilla. Risalgo porgendole la tazza, parliamo un pò fin quando non finisce di bere per poi addormentarci.*
IL GIORNO DOPO
Pov's Simona
*Mi sveglio molto presto, sono ancora le sette perciò lascio dormire un altro pò Nic. Iniziamo un'altra giornata stressante, sperando di non vomitare anche oggi.
Mi preparo per poi prendere il cappotto e le chiavi della macchina ed uscire di casa. Arrivo in pasticceria dopo una ventina di minuti.*
S: -"Buongiorno!" *Dico spalancando la porta dell'entrata.*
Sv: -"Ehi, sei qui!" *Dice Sveva abbracciandomi. In questi giorni anche lei si è preoccupata molto per me, come sempre d'altronde. Le chiedo gentilmente di prepararmi un cappuccino.*
S: -"Devo assolutamente mangiare prima di svenire, ieri sera ho praticamente digiunato."
Sv: -"E perchè?"
S: -"Mi ha chiamata Valerio per andare a mangiare a casa sua, mia zia ha fatto l'arrosto. Sono entrata in casa e mi ha nauseata da morire l'odore delle spezie. Ho
mangiato un pezzettino sforzandomi perchè trattenevo il vomito. Però poi ho mangiato tre pezzi di ciambellone al cioccolato, quello era meraviglioso." *Spiego alla mia amica che improvvisamente ha lo sguardo perso altrove.*
S: -"Ohi, ci sei?" *Chiedo sventolandole una mano davanti agli occhi. Sbatte le palpebre risvegliandosi.*
Sv: -"Si, si. Mi sono ricordata che devo fare un servizio. Arrivo subito ok?" *Dice togliendosi il grembiulino e mettendosi il giubbotto. Guardo Andrea sul bancone
che fa spallucce perchè ne sta capendo meno di me. Così vado nel laboratorio per parlare con Davide e Valentina.*

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