CAPITOLO 11. Parigi.

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Appena arrivai a scuola mi accorsi che qualcosa non quadrava, erano tutti troppo in fibrillazione. E, sinceramente, non ne capivo il motivo. Vedevo gente correre da una parte a l'altra della scuola, gente parlare troppo forte, per i miei gusti, e gente saltellare per la felicità. Andai a sbattere contro qualcuno e, mi accorsi solo in un secondo momento, che si trattava di Josh.

Josh: Finalmente sei arrivata! - Dice abbracciandomi.

Io: Josh, posso sapere che sta succedendo?

Josh: Ma come Amber, ancora non sai niente? 

Io: Ehm... no. - Mi prese per mano e mi trascinò davanti alla bacheca della scuola. Facendoci spazio tra la folla, notai un foglio, giallo, attaccato che diceva: "DA VENERDI', 13 NOVEMBRE, INIZIERANNO LE ISCRIZIONI PER IL VIAGGIO-STUDIO A PARIGI CHE SI TERRA' TRA DUE SETTIMANE. TUTTI GLI INTERESSATI SONO PREGATI DI RIVOLGERSI ALLA SEGRETERIA." Strapuzzai gli occhi, non potevo crederci. Parigi? Saremmo andati a Parigi? Mi voltai verso Josh, che mi guardava con un enorme sorriso. Lo abbracciai di scatto, ero felicissima. Rise.

Josh: Verrai, vero? 

Io: E me lo chiedi anche? Dio, non vedo l'ora! - Lo abbracciai di nuovo. Ero euforica, e sarei partita senz'altro. 

ORE 13.10

In mensa, come in tutta la scuola d'altronde, non si faceva altro che parlare del viaggio-studio. Tutti e dico tutti, erano eccitati quanto me all'idea di partire per Parigi. È sempre stato uno dei miei sogni andarci ma l'idea di passare due settimane lì mi allettava alquanto. 

Josh: Dobbiamo sbrigarci se vogliamo iscriverci. - Lo guardo. 

Io: Quante persone partiranno? 

Josh: è difficile da dirsi. Siamo così tanti in questa scuola che non ne ho la minima idea. - Annuisco. 

Io: Verrà, secondo te, Taylor? 

Josh: Sicuramente. - Abbasso il capo. 

Io: E...

Josh: Bieber? - Dice precedendomi - Oh, scommetto di si. - Lo guardo. Un espressione disgustata compare sul suo viso. 

Io: Devi odiarlo così tanto? 

Josh: Amber, non posso fare altrimenti. - Dice guardandomi - Qualcuno deve fargli capire di smetterla di comportarsi così.

Io: E devi farlo proprio tu? - Mi guarda. L'espressione indecifrabile, gli occhi puntati nei miei.

Josh: Fallo tu, allora. Sicuramente di te si fiderà.

Io: Io? Ma...

Josh: Potrei solo alzare le mani con lui mentre tu... sono sicuro di no. - Lo guardo a bocca aperta.

Io: Ma io non voglio farlo. - Fa spallucce, continuando a mangiare. È impazzito, per caso? Non voglio avere niente a che fare con lui, e lo sa.

TRE GIORNI DOPO

Ci siamo, oggi è il grande giorno: le iscrizioni per il viaggio studio. In compagnia di Josh mi incammino verso la segreteria dove veniamo travolti da centinaia di studenti pronti per iscriversi.

Josh: Come pensi che riusciremo ad iscriverci con tutta questa gente?

Io: Sono sicura che ce la faremo, devi avere un po' più di fiducia in te stesso, sai Josh? - Dico dandogli una leggera pacca sulla spalla destra. Sospira sedendosi, pesantemente, su una sedia.

-Bene, bene, bene... due piccioni con una fava, eh? - Mi giro di scatto ritrovandomi davanti il sorriso divertito di Bieber in compagnia dei suoi due amici. Alzo gli occhi al cielo, sbuffando -Ehi, piccola. Qualcosa non va? - Dice avvicinandosi. Mi scanso bruscamente mentre, con la coda nell'occhio, vedo Josh irrigidirsi. 

Our love suicideWhere stories live. Discover now