CAPITOLO 42. Ti amo con tutta l'anima.

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Ho davvero poca voglia di guardare la TV sta sera così decido tranquillamente di rilassarmi nella mia stanza. Mi siedo sul letto, afferrando l'iPhone. Apro la cartella delle immagini e una foto alquanto strana attira la mia attenzione. La apro, rimanendo stupita dal contenuto. Non sapevo di avere una foto con Justin. Corrugo la forte, esaminando a fondo quell'immagine. L'ha fatta sicuramente quando eravamo a Parigi, ho messo solo quella volta la maglia a righe rossa. Ma la cosa che mi stupisce di più e la spontaneità della foto. Ha inquadrato perfettamente il momento esatto di quando stava quasi per baciarmi e mi stupisco ancora di più pensando di non essermi letteralmente accorta dell'accaduto. È sorprendente. Deve aver passato la foto sul mio telefono. Sorrido. Mi manca così tanto. Vorrei averlo qui in questo momento. Accarezzo il display come se fosse il suo volto. Sospiro. Passeranno altre ore, altri minuti, altri secondi, passeranno ore... cambierà mai qualcosa tra di noi? Cambierà mai il bisogno insaziabile che abbiamo l'uno dell'altra? Cambierà mai il nostro amore? Le parole dette, le carezze fatte, i baci dati... cambierà mai qualcosa di tutto questo al mio ritorno? Domande, continue domanda avvolgono la mia mente cullandola in un mondo lontano, senza alcuna risposta. Un modo che solo io conosco: la paura. La paura che vive nella mia testa, quella paura che provo giorno dopo giorno e sembra manifestarsi alla solita, identica, stessa ora. "TI FIDI DI LUI, AMBER. NON TORMENTARTI DI INUTILI DOMANDE." Ha ragione, la mia dea interiore ha completamente ragione. E per una volta sono totalmente d'accordo con lei. Mi fido di lui, ciecamente. Devo smetterla di pensare a questo, devo davvero smetterla. Christian entra nella mia stanza, sedendosi al mio fianco. Spengo il telefono. 

Io: Non ti hanno insegnato a bussare? - Dico fulminando con lo sguardo. Alza gli occhi al cielo, sorridendo.

C: Che stavi facendo? 

Io: Oh niente, controllavo se mi era arrivata qualche chiamata. - Annuisce. 

C: Hai sonno? 

Io: Si nota tanto? - Sorride. 

C: Ho dato un occhiata al cielo e... non prometto di certo bel tempo sta notte. Pioverà. So che hai paura dei tuoni. - Sorrido - Se hai problemi puoi tranquillamente venire di la da me, ok? - Annuisco - Ti lascio riposare. Buonanotte Amber. - Lo abbraccio. 

Io: Notte Chris. - Mi stampa un bacio tra i capelli prima di uscire dalla mia stanza. Se ho paura dei tuoni? Sono terrorizzata, è diverso. Mi infilo sotto le coperte, decidendo di mandare un messaggio a Justin. Spero sia sveglio. 

"È bello ritrovarsi certe foto sul telefono." - Invio, caricando in seguito la foto misteriosa. Fisso il soffitto sopra di me, aspettando una sua risposta. Ho voglia di uscire domani. Credo che una bella passeggiata per New York mi farà bene. La vibrazione del mio telefono attira la mai attenzione. Poso lo sguardo sullo schermo osservando il messaggio di Justin. 

"Sorpresa! Lo so, starai pensando che sono un idiota ma davvero, dovevo avere una nostra foto sul telefono." - Sorrido. 

"È stato davvero un gesto carino da parte tua. Grazie." 

"Non ringraziarmi dolcezza. Come stai?" 

"Davvero bene. E tu?" 

"Bene. Non ti manco nemmeno un po'?" 

"Sempre. Ogni dannato, schifoso, infinito minuto."- Sospiro. 

"Lo stesso vale per me. Ti penso in continuazione, sai?" 

"Davvero?" 

"Davvero. Vorrei essere li con te, ora." 

"Potresti farlo."- Ci mette un po' prima di rispondere. 

"So di poterlo fare e sai che ne sarei capace... ma non posso proprio in questi giorni, sono molto impegnato." 

"Lo so, non preoccuparti. La mia era solo una frase ironica." - Abbasso il capo, sospirando. Ma che parlo a fare? Sto solo peggiorando il mio stato psicologico. 

Our love suicideWhere stories live. Discover now