CAPITOLO 16. Ti sei mai sentito solo?

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PARTE JUSTIN

La guardo andare via, mentre un enorme vuoto attraversa il mio corpo. “FERMALA FINCHE’ SEI IN TEMPO.” Ma ogni cosa mi impedisce di farlo. Esco dal bagno, cercandola con lo sguardo ma l’unica cosa che si presenta ai miei occhi è il via vai degli studenti nel corridoio. Abbasso il capo, sospirando. Da lontano noto Corinne avvicinarsi al suo armadietto. Stringo forte i pugni, incamminandomi verso di lei. È girata, impegnata a parlare con le sue amiche. Chiudo, violentemente, l'armadietto facendola sobbalzare e riesco, così, ad attirare la sua attenzione.

C: Justin. - Dice sorridendo. 

Io: Dobbiamo parlare. - Stringo forte la mascella, guardandola negli occhi.

C: Ok, qui? 

Io: Si, qui. - Si volta verso le sue amiche facendole capire di andarsene e, poco dopo, ubbidiscono. Si gira verso di me, con un ampio sorriso. Avvolge le braccia intorno al mio collo pronta per baciarmi ma mi scanso bruscamente, afferrandogli i polsi.

C: Che c'è? - Dice guardandomi storta.

Io: Perché hai trattato, in quel modo, Amber prima? - Alza un sopracciglio.

C: Non ci credo, ti stai preoccupando per lei.

Io: Rispondi alla mia domanda. - Dico irritato. 

C: Perché ne avevo voglia, e poi se lo merita dopo quello che ha detto su di te.

Io: Possibile che non capisci? Possibile che non ci arrivi proprio? Quello che ha detto, per me, non conta. 

C: Bhè per me si, che ti piaccia o no. - Sospiro abbassando il capo.

Io: Corinne, ti avverto, prova di nuovo a farle del male, anche solo toccandola con un dito, e puoi considerarti finita per me. - Mi guarda a bocca aperta.

C: La stai difendendo? Tu la stai difendendo?

Io: Si maledizione, la sto difendendo. Tu non sai quello che ha passato quella ragazza durante il corso della sua vita, tu non sai come si senta in questo momento e a me mi si spezza il cuore vederla in quello stato. – Dico alzando leggermente il tono della voce.

C: Questa è bella. Justin Bieber si è innamorato di Amber Collins, patetico. Ma non capisci che è solo una povera sfigata? Una stupida puttanella? - Di scatto afferro il suo polso destro, stringendolo forte. La sua espressione si incupisce e noto un velo di dolore farsi spazio sul suo volto. 

Io: Non ti permetto di parlare di lei in questo modo, nessuno può farlo... Compresa te.

C: J-Justin, mi fai m-male. - Dice sussurrando.

Io: Devi soffrire, perché lei lo sta facendo per causa tua. - Aumento la presa. Dilata gli occhi, stringendo forte i denti. 

-No Justin, fermati! - Mi volto, incontrando il suo sguardo.

Io: Amber… - Si avvicina, fronteggiandomi. 

A: Lasciala andare Justin, ora. - La mia espressione si rilassa alla sua vista e, lentamente, diminuisco la presa - Lasciala andare. - Dice con voce calma. I suoi occhi parlando, come se volessero implorami di smetterla. Sono ancora rossi, a causa delle lacrime che poco fa hanno rigato il suo volto angelico. Lascio cadere la mia mano, liberando Corinne da quella tortura. Alterna lo sguardo da me ad Amber. I nostri sguardi sono ancora fissi, i nostri occhi non smettono un attimo di fissarsi a vicenda. Corinne si dilegua, lasciandoci soli. 

Io: Perché lo hai fatto? - Pronuncio lentamente.

A: Perché non amo vedere soffrire le persone. - La guardo, la guardo incantato e l'idea di assaporare le sue labbra mi divora. 

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