CAPITOLO 89. Your so sexy.

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Il pomeriggio restai a scuola per assistere agli allenamenti della squadra di basket e con me anche Taylor. Entrammo nella grande palestra e ci sedemmo sugli spalti, abbastanza lontane da non essere notate, o quasi.

C: Ehi Amber! - Mi salutò Cody con un cenno della mano. Gli sorrisi, restituendogli il saluto. Corse in campo e iniziò ad allenarsi con il resto della squadra. Il mio sguardo vagava in quell'enorme palestra in cerca di quelle meravigliosi iridi dorate. Fin quando non si posò su due figure a me fin troppo familiari: Justin e Corinne. Lui, seduto su una panca mentre beveva una bottiglietta d'acqua e lei, che sorridendo continuava a toccargli i muscoli. Mi irrigidì visibilmente. Non si muoveva. Non faceva nulla se non restare immobile lasciandola fare. Strinsi i pugni sui jeans blu e abbassai il capo. Taylor osservò quelle figure che tanto stavo osservando.
T: Amber...
Io: Sto bene, davvero. - La rassicurai con un sorriso - Mi fido di lui. - Ed era vero, infondo. Non potevo dubitare di lui, semplicemente perché non serviva. Justin si alzò il secondo dopo correndo in campo, iniziando a fare qualche tiro. Era davvero bravo. Sorrisi, notando quanto gli piacesse il basket. Continuai a parlare con Taylor ed aprì un libro, cercando di scacciare dalla mente quel dannato episodio. Corinne tornò anche lei ad allenarsi con la sua squadra di oche e la ignorai completamente, notando quanto volesse attirare la mia attenzione e soprattutto quella di Justin.
T: Non fa altro che guardarlo.
Io: Lo so. - Dissi senza minimamente distogliere gli occhi dal libro.
T: Non ti da fastidio?
Io: So com'è fatta e non cambierà mai. Non mi preoccupo, mi fido di Justin te l'ho detto. - Annuì, iniziando a ripassare astronomia per il giorno seguente.
Io: Ti va se usciamo un pò? Non ce la faccio più a stare seduta. - Sorrise, annuendo successivamente. Ci incamminammo verso l'uscita della palestra, ridendo.
J: Amber, aspetta! - Mi voltai, notando Justin correre verso di me - Ehi. - Respirò con affanno. Notai le goccioline di sudore colare lungo le sue tempie e non potei non ammettere che era maledettamente sexy.
Io: Hai bisogno di una doccia. - Dissi trattenendo una risata.
J: Non vuoi darmi un abbraccio? - Allargò le braccia, sorridendo maliziosamente.
Io: Non pensarci nemmeno. - Indietreggiai di un passo.
J: Avanti piccola. - Rise divertito, seguendomi.
Io: Stammi lontano, Bieber. - Accelerai il passo, sotto lo sguardo divertito di Taylor.
T: Siete da ricovero voi due. - Risi, contagiando anche Justin. Raggiunsi gli spalti e camminai tra le varie panche, cercando di allontanarmi il più possibile da lui.
J: Vieni qui. - Disse ridendo.
Io: Scordatelo. - Gli alzai il dito medio, facendogli in seguito l'occhiolino.
J: Ora ti prendo davvero. - Lo scatto che compì qualche secondo dopo mi fece intuire che dovevo seriamente darmi una mossa. Iniziammo a correre senza smettere di ridere. Alcuni sguardi si posarono su di noi, interrogativi, compresi quelli di Corinne e delle sue amichette. Ma non ci diedi tanto peso, avevo un pazzo tutto sudato che mi rincorreva. Risi al mio pensiero ma una forte presa sul mio polso mi fece bloccare del tutto - Presa. - Sussurrò contro il mio orecchio. Rabbrividì, mentre lentamente mi fece indietreggiare. Mi ritrovai schiacciata contro una colonna, mentre il suo corpo faceva pressione sul mio - Non mi scappi ora. - Disse afferrando le mie mani per poi intrecciarle alle sue. Abbassai lo sguardo, sorridendo - Sei bellissima quando ti imbarazzi.
Io: è difficile non farlo, siamo in un luogo pubblico e c'è qualcuno che non me vuole proprio sapere di smettere di osservarci. - Incrociai gli occhi di Corinne, che osservava tutta la scena a braccia incrociate. Ma che...
J: Amber? - Mi richiamò dai miei pensieri - Amber, che ti importa?
Io: Assolutamente nulla. - Intrecciai le braccia intorno al suo collo e spinsi il suo viso verso il mio. Sorrise maliziosamente prima di unire le sue labbra alle mie. Mi strinse un fianco mentre fece scivolare la sua lingua nella mia bocca. Strinsi una ciocca dei suoi capelli tra le mani e lo sentì sospirare sulle mie labbra.
J: Non dovresti, sai che è il mio punto debole. - Sussurrò con il respiro smorzato e la voce tremendamente sexy.
Io: Per questo lo faccio. - Sussurrai a mia volta fissando le sue labbra. Il secondo dopo le sentì di nuovo sulle mie, e mi baciò con foga, brama e desiderio. Sorrisi sulla sua bocca, mentre il suo bacino schiacciò il mio. Questa volta fui io a sospirare e, per protesta, gli tirai una ciocca di capelli.
J: Vuoi giocare? Giochiamo allora. - Non capì subito il significato delle sue parole ma mi ritrovai a seguirlo all'interno degli spogliatoi della palestra. La sua mano stringeva la mia e osservai quel gesto con un sorriso stampato in faccia. Mi ritrovai con la schiena schiacciata contro un armadietto e gemetti a causa della botta poco piacevole che avevo preso. Le sue labbra si avventarono sulle mie, senza darmi il tempo anche solo di respirare.
Io: Justin... - Gemetti quando scese a baciarmi il collo. Ma non mi ascoltava. Affondò i denti nella mia carne facendomi gemere senza vergogna. Le mie mani strinsero i suoi capelli, non potevo evitare di farlo.
J: Cosa mi stai facendo, Amber? - Sussurrò con la voce smorzata. Avvinghiai le gambe intorno al suo bacino e ripresi a baciarlo con passione. Le sue mani toccarono il mio fondo schiena e, nell'attimo seguente, desiderai di scomparire. Affondò il volto tra il solco dei miei seni e leccò la pelle scoperta a causa della mia maglietta.
Io: Ti prego, smettila.
J: No. - Rispose velocemente. Afferrai il suo volto tra le meni e affogai i miei occhi nei suoi.
Io: Non qui Justin. Non qui. - Scandì bene parola per parola mentre i suoi occhi parlavano. Era come se mi stessero implorando, era come se non volessero affatto staccarsi dai miei ma forse era davvero così.
J: Vieni da me oggi? - Sorrisi a causa della sua proposta.
Io: Perché non vieni tu? Oggi sono sola. - Mi posò delicatamente a terra, sorridendo maliziosamente.
J: Sono già lì. - Morse lentamente il lobo del mio orecchio, facendomi sospirare. Se non era lui la mia droga, cos'altro poteva esserlo?
ORE 17.30
Eravamo distesi sul mio grande letto, scambiandoci sorrisi e sguardi d'intesa. La sua mano destra accarezzava ripetutamente il mio collo mentre le mie erano impegnate a tracciare il contorno dei suoi tatuaggi.
Io: Stavo pensando ad una cosa. - Parlai di botto.
J: A si? - Annuì - Illuminami. - Disse sorridendo.
Io: E se mi facessi un tatuaggio? - Lo guardai negli occhi, sorridendo a trentadue denti.
J: Un tatuaggio? - Annuì - Davvero?
Io: Si, mi piacciono.
J: E che vorresti tatuarti? - Ci pensai un po' su, non sapendo cosa dire.
Io: Il tuo nome. - Rimase alquanto sorpreso dalla mia confessione e la sua bocca di schiuse lentamente.
J: Sei seria?
Io: Serissima. - Dissi avvicinandomi al suo viso.
J: E... - Abbassò lo sguardo verso il mio corpo, inumidendosi le labbra con la lingua - Dove vorresti tatuarti il mio nome?
Io: Sul cuore. Ma già c'è lì, quindi non so. - Sorrise, stampandomi un casto bacio sulla guancia.
J: Sdraiati. - Corrugai la fronte - Avanti sdraiati. - Disse sorridendo. Mi sdraia, osservandolo - Hai una matita nera? - Annuì, indicandogli il primo cassetto della mia scrivania. Scese velocemente dal letto, aprendo il cassetto. Con in mano una matita perfettamente appuntita si avvicinò a me, sorridendo maliziosamente.
Io: Che hai intenzione di fare? - Mi fece poggiare la testa sulle sue gambe mentre, lentamente, spostò i miei lunghi capelli da un lato. Le sue labbra riempivano di piccoli baci la pelle del mio collo. Socchiusi gli occhi, stringendo tra le mani la sua maglietta. Qualcosa di appuntito si posò successivamente sul mio collo. La matita nera marchiava a fondo la mia pelle e chiusi gli occhi, assaporando quell'inaspettato contatto. La punta scendeva e saliva ripetutamente, disegnando scie lunghe e decise. Lo vidi sorridere, mentre sentì le sue dita percorrere ogni tratto da lui marchiato con quell'oggetto.
J: Your so sexy. - Sussurrò contro il mio orecchio con voce roca. Sorrisi istintivamente, tornando a guardarlo negli occhi. Avvicinai il mio volto al suo e, con una mossa veloce, ruppi quella dannata distanza che ci separava. Lo baciai. Lo baciai con passione. Lo baciai con foga. Lo baciai con desiderio. Le sue braccia si avvolsero intorno alla mia vita e spinse il mio corpo verso il suo. Passai a cavalcioni sulle sue gambe mentre affondai le mani tra i suoi capelli. Ansimò sulla mia bocca, il suo punto debole era la mia rovina. Non riuscivo proprio a non accarezzargli quella perfetta chioma dorata. Ci rotolammo sul letto e mi ritrovai sotto di lui, mentre le sue labbra non si staccavano nemmeno per un secondo dalle mie. Lo spinsi contro il mio petto, e un brivido mi invase il corpo. La sua lingua si intrecciava alla perfezione con la mia, e un intero zoo iniziò a formarsi nel mio stomaco quando prese ad accarezzarmi con una lentezza esasperante entrambe le cosce. Quando si staccò per prendere aria mi resi conto di essere totalmente innamorata, tanto da essere sopraffatta da questo amore.
J: Ti amo. - Disse sopraggiungendomi nuovamente.
Io: Perché mi ami?
J: Perché i tuoi abbracci mi fanno tremare l'anima.
Io: E poi? - Dissi sorridendo.
J: Perché con la tua presenza riesci a rompere qualsiasi barriera che ci divide a causa mia e del mio dannato passato. Perché riesci a strapparmi via la tristezza che ormai è la mia seconda pelle. Perché quando sei con me e diluvia mi sembra che ci sia il sole. - Sorrisi, accarezzandogli una guancia - Perché non ho mai freddo tra le tue braccia. - Lo strinsi maggiormente, facendolo sorridere - Perché la tua voce fa svolazzare le farfalle nel mio stomaco.
Io: Mi basta. - Dissi poggiando un dito sulle sue labbra.
J: Ti basta per cosa?
Io: Mi basta per amarti. - Ed era vero, era maledettamente vero. La sincerità nei suoi occhi era evidente e non avrei mai chiesto altro da lui, volevo solo che fosse al mio fianco... sempre.

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Salve ragazzuole🌸
allora, volevo scusarmi se vi ho fatto aspettare tanto per aggiornare il capitolo scorso, ma ho avuto dei problemi con l'applicazione, tipo scrivevo i capitoli e non me li salvava e poi mi sono lasciata con il ragazzetto bello..uff..Vabbene, non fa nulla..credo..comunque nulla, buona lettura e scusate ancora.🌸

Uuuuuh. Aspettate, una ragazza mi ha chiesto di fare un gruppo su whatsapp, per tenervi aggiornate sulla storia..chi parteciperebbe?🌸

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