CAPITOLO 19. Volevi evitarmi a vita?

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Mi aveva baciata. Mi aveva toccata. Mi aveva stregata. Ed io ero lì, sotto di lui, senza respingerlo. Mi era piaciuto, eccome se mi era piaciuto. Ma quello che era successo era stato solo uno sbaglio, un enorme sbaglio che non doveva mai più ricapitare. Erano passati tre giorni da quel giorno, tre giorni dalla nostra ultima conversazione, tre giorni dal nostro ultimo saluto. Cos’era cambiato in noi? Cos’era cambiato in lui dopo quel bacio? O era cambiato qualcosa in me? Non ne ero cosciente fino a quel momento, fin quando i nostri sguardi non si incrociarono da lontano. Mi guardava con sguardo diverso, quasi dolce. Non potevo dimenticare quello che era successo e, sicuramente, non poteva farlo neppure lui. Ora condividevamo un segreto, un segreto che nessuno doveva scoprire, in nessun modo. Si avvicina con passo lento mentre io riponevo i miei libri all’interno dell’armadietto. Mi consegnò un biglietto, posandolo all’interno della mia mano per poi sparire di nuovo. Lo sguardai allontanarsi e, prima che potè girare l’angolo, mi sorrise. Posai lo sguardo sul pezzetto di carta situato nella mia mano. Lo aprì, senza dare troppo all’occhio: “Ti aspetto sulla terrazza della scuola tra mezz’ora.” Istintivamente sorrisi. Posai il biglietto all’interno dell’armadietto, non avevo idea di cosa aveva in mente. 

MEZZ’ORA DOPO

Apro la grande porta di metallo ritrovandomi sulla terrazza della scuola. Mi guardo intorno, sperando di incontrare i suoi occhi. Forse non è ancora arrivato. Mi appoggio ad una colonna, guardando il paesaggio davanti a me. Il vento soffia leggero, scompigliandomi i capelli. Due mani si posano davanti ai miei occhi. Il suo profumo è indescrivibile. Mi volto, trovandomi faccia a faccia con il suo viso. 

J: Ciao. – Sussurra sorridendo. 

Io: Ciao. – Mi sposta una ciocca di capelli dietro il viso, accarezzandomi una guancia – Perché siamo qui? – Fa spallucce.

J: Avevo voglia di passare del tempo con te. – Alzo un sopracciglio. 

Io: Ho perso mezz’ora della mia vita perché tu avevi voglia di passare del tempo con me? – Mi guarda mortificato. Scoppio a ridere a causa della sua reazione.

Io: Sto scherzando Bieber. Caspita, che brutta cera! – Dico allontanandomi. 

J: Ma quanto siamo spiritose oggi, eh? – Sorrido. Mi siedo sul muretto, seguita a ruota da lui. 

Io: Volevi evitarmi a vita?

J: Non ti stavo evitando. 

Io: Ne sei sicuro? – Mi guarda. Sorride alzando un sopracciglio – Oh Bieber, non fare quella faccia. - Sorride ancora questa volta mostrando la sua schiera di denti perfetti. 

J: Mi odi così tanto?

Io: Probabile. E tu?

J: Probabile. – Sorrido, abbassando il capo – Posso farti una domanda?

Io: Se proprio devi. – Mi guarda male – Avanti, spara. – Dico trattenendo una risata.

J: Perdoneresti una persona che ti ha tradita?

Io: Perché questa domanda? Problemi con la tua ragazza, Bieber? – Dico ridendo.

J: Non è la mia ragazza e non si tratta di lei. – Dice serio. Mi ricompongo.

Io: Bhè… no, credo di no. Cioè, non lo so. Forse si. Una persona che ti tradisce non ti ama, dicono. Forse è vero. Ma uno che ti tradisce e viene perdonato ne approfitta per ripetere lo stesso errore, magari. Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. 

J: Ma se una persona si pente? Uno tradisce perché in quel momento si sente vulnerabile, perché magari due persone hanno appena litigato. Uno può amarti con tutto il cuore ma, forse, in quel momento veramente non ce la fa. – Dice guardandomi. 

Our love suicideWhere stories live. Discover now